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Hamilton vince a tavolino per i 5″ di penalità a Vettel che ha reagito molto male

Sebastian Vettel transita per primo sotto la bandiera a scacchi del G.P. del Canada ma alla fine la classifica lo pone al secondo posto in classifica alle spalle di Lewis Hamilton anche e solo perché Charles Leclerc non ha inveito negli ultimi passaggi, quello finale in particolare, si è accontentato della terza posizione.

la rabbia negli occhi di Vettel per la penalizzazione comminata a seguito di una sua uscita di strada con rientro alla garibaldina che lo ha penalizzato. foto Ferrari spa

I 5″ di penalizzazione, che i commissari sportivi hanno comminato al pilota tedesco per una scorrettezza nei confronti del campione del mondo che non ha avuto conseguenze peggiori, sono stati determinanti per il risultato finale visto che sono stati sanciti quando si era quasi al rush finale della gara.

Il secondo posto, che Leclerc ha lasciato a Vettel, è stato quasi obbligo per il monegasco visto che ha mancato quello che sarebbe stato tutto ciò che la squadra ed i tifosi si aspettavano da lui, sorpassare Hamilton nella prima parte di gara e fare quindi da cuscinetto a favore del suo capitano di squadra.

Sorpasso che, con la penalizzazione di Vettel, gli avrebbe ipoteticamente consentito di vincere la sua prima gara in F1.

Vettel è l’unico pilota della Ferrari che può pensare di contrastare il dominio di Hamilton per la rincorsa al titolo iridato piloti che ha un vantaggio incrementato a 62 punti e Bottas che è a 32 punti da recuperare da parte del tedesco.

appena tolto il casco al di fuori dal podio in pista dove non è andato Vettel è oltremodo espressivo

A togliere la vittoria effettiva a Vettel può esservi stato anche la inversione del programma delle prestazioni in gara quando al pilota tedesco è stato “suggerita”, imposta, una riduzione delle prestazioni per risparmiare nel consumo del carburante che è risultato eccessivo per poter arrivare tranquillamente a fine gara con lo stesso ritmo.

Senza questa parentesi e Vettel avesse potuto mantenere quello stesso ritmo avrebbe di sicuro potuto avere quel vantaggio per cui i 5″ non avrebbero avuto tale importanza vitale per la vittoria.

La rabbia di Vettel, per la penalizzazione, è stata palese per la serie di comportamenti post gara. E’ evidente che il suo stato d’animo è nel complesso troppo border line. Qui si vedrà quali sono le capacità ed il peso dei vertici del reparto corse per evitare sanzioni accessorie da parte degli uomini della Fia.

Vettel non vuole imitare Enzo Ferrari ma nasconde la sua rabbia per la penalizzazione

Una cosa positiva è: la SF90 è ritornata ad essere dominante e la situazione ha visto comparire tanti piccoli problemi di prestazioni ed affidabilità sulla W10, cui i piloti richiedono da questo fine settimana il 110% di quello che hanno dovuto richiedere sinora per dominare e quindi i problemi cominciano a concretizzarsi.

Interrotto il digiuno di Vettel per la pole, ora manca il risultato sotto la bandiera a scacchi in cui bisogna che sia il pilota a non mettersi nelle situazioni simili in gara a quelle di oggi che possano portare alla sua penalizzazione quando si trovasse in situazioni ambigue troppo agonistiche.