Vettel e Leclerc si sono classificati, nell’ordine, con i migliori tempi alla fine delle ultime prove libere in vista delle prossime qualifiche per il G.P. del Canada.
La Mercedes insegue com Hamilton e Bottas a suon di decimi. Viene da domandarsi se i piloti della “Stella a tre punte” abbiano ricevuto delle precise disposizioni per non scoprire troppo presto le opportunità espresse dal motore evoluzione 2 che è accreditato di oltre 1.020 Cv di potenza erogata.
Un sospetto che nasce da delle rilevazioni intermedie, quelle che pongono le W10 con il miglior tempo parziale di settore, quello più guidato, ma alla fine pagano quasi 4/10 alle SF90 in versione evoluta.
Stesso ragionamento bisogna fare in casa Ferrari e capire di quanto risulta essere migliore il tempo “ideale” ovvero quello che si ottiene sommando i migliori intermedi di ogni singolo settore, a fronte del crono migliore sul giro completo.
Di solito vi è qualche ulteriore centesimo di secondo. Una cosa è certa le modifiche alla parte aerodinamica studiate a Maranello in funzione delle correzioni apportate alla lettura dei dati alla galleria del vento ed al simulatore, hanno ottenuto gli effetti desiderati ed ora i due “fantini” del Cavallino Rampante potrebbero aspirare ad ottenere la prima fila, sullo schieramento, dopo le qualifiche.
Una prima fila che anche su questo tracciato, sia pure esso molto veloce e che consente un paio di punti sorpasso, è pur sempre desiderata ardentemente.
In particolare in funzione del collo di bottiglia che è rappresentato dalla prima curva su ci si avventa con una certa velocità. Una esse un po’ lunga, prima a sinistra in frenata, poi a destra dovendo stare al cordolo facendo attenzione a chi può arrivare da destra dopo aver tagliato la pista, quindi via in una lunga accelerazione.
Già partire dalla seconda fila, peggio ancora dalla terza, fa correre i rischi dell’ammucchiata selvaggia con possibili danni all’aerodinamica e rischio di foratura pneumatici. Un addio alla zona punti della classifica .