Sebastian Vettel vuole dare una svolta alla propria stagione agonistica e lo vuole fare da questo fine settimana in occasione del G.P. del Canada. Gara da lui vinta nella passata stagione in cui si ricordava, in particolare Gilles Villeneuve.
A Maranello i tecnici hanno lavorato molto prendendo spunto da quanto è stato portato a casa da Antonio Fuoco nella sessione di prove in cui è stato chiamato a sostituire Mick Schumacher. Nessuna situazione recondita, ma solo la specifica necessità che il pilota italiano, che da qualche tempo è uno dei protagonisti del lavoro al simulatore anche a fronte dei nuovi acquisti, desse delle informazioni concrete sul come, quando e perché.
Una serie di risposte che si sono verificate essere basilari ed hanno portato ad una riorganizzazione dei vertici tecnici di un paio di reparti per avere delle realtà più concrete tra il confronto “teorico” tra CFD, Simulatore, e la realtà della pista.
Già in Canada dovrebbero vedersi delle nuove soluzioni aerodinamiche che avrebbero il compito di rendere più reattiva la parte anteriore della SF90 e far si che la stessa riconquisti la fiducia che i piloti devono avere quando arrivano in curva con una frenata al limite, che la stessa abbia una traiettoria che rimanga il più vicino al cordolo interno e nell’attimo in cui il pilota affonda il suo piede destro sull’acceleratore, le gomme posteriori scarichino il massimo possibile della potenza che gli arriva da motore e cambio.
Il discorso succitato è quello che è risultato essere necessario in particolare quando la percorrenza riguarda delle curve che sono strette e lente. Solo una percorrenza da maestro oltre a far risparmiare tempo sul giro, consente di poter sfruttare la velocità massima, di cui sembra che la SF90 sia ben dotata, per tratti più lunghi in un rettifilo e non solo nell’attimo che precede la decelerazione.
La strategia in Canada sembra possa essere differente a fronte delle avversarie( Mercedes e Red Bull) in funzione delle scelte espresse e richieste nella percentuale di fornitura delle gomme con il battistrada più consistente per la gara.
Scelta che potrebbe avere a che fare con una strategia di gara più “versatile” in funzione del momento e delle strategie disponibili.
Certo che l’arrivo della “evoluzione 2” del motore della Mercedes, che viene accreditato di una potenza di oltre 1020 cv grazie ad una maggiore efficenza del carburante dedicato per questo motore che consentirebbe anche di imbarcare qualcosa di meno a fronte dei 110kg.disponibili in serbatoio, renderà la voglia di riscatto decisamente più ardua.
Per ora, gli aerodinamici della Ferrari, che hanno lavorato a testa bassa nelle due settimane disponibili dopo i dati raccolti in Catalogna, ed hanno corretto alcuni errori funzionali causati da una differente lettura dei parametri, sono intervenuti affinando le soluzioni in essere lungo tutto lo svilupparsi della monoposto, ma, come già accennato, con un particolare riguardo nella zona anteriore.
L’interesse di come il lavoro effettuato possa rispondere alle necessità lo si potrà scoprire il venerdì dove i due piloti dovrebbero seguire delle strade differenti per raccogliere quanti più dati possibili, atti a fare un sunto della situazione, per domenica, utilizzando anche quanto arriva in dati dal Virtual Garage posto nella “balconata” che guarda sul simulatore e dal simulatore stesso.