Da qualche tempo si fa un gran parlare di intelligenza artificiale, di guida autonoma di……..
Ieri a Montecarlo, durante le qualifiche del G.P. di Monaco che sono di certo le più importanti dell’intero programma del campionato iridato di F1, si è avuta una sentenza inequivocabile l’intelligenza artificiale sbaglia.
Sbaglia perché è pur sempre “generalizzata” se si parla in assoluto per quanto possa essere stata studiata nei minimi particolari. Ne sappiamo qualcosa con i disastri aerei recenti, per le persone che negli USA sono morte in incidenti causati da vetture a guida autonoma che se vengono rapportati ai numeri di vetture circolanti diventano numeri impressionanti.
Se parliamo della F.1 e della Ferrari, si scopre che i dati correlati e raccolti in galleria del vento ed al simulatore non sono equiparabili a quelli che si raccolgono in pista.
Una situazione che si è ripetuta già nel tempo ed ha richiesto interventi correttivi che sono comunque ancora per “inseguire”.
Antonio Fuoco, che non ha avuto sinora l’opportunità di dimostrare se potesse essere un Hamilton, Bottas, Leclerc, Vettel ecc. ecc,. durante quella sola giornata di test, che ha effettuato a Barcellona al volante della SF90, ha dato un primo scorcio dell’arcano e consentirà di migliorare, almeno, l’efficenza del simulatore.
A Montecarlo, l’intelligenza artificiale non ha saputo o potuto gestire , in quanto ignorante nello specifico, la situazione particolare, per l tipologia del tracciato, in cui si è venuto a trovare Charles Leclerc spezzandogli le ali verso la zona alta dello schieramento e l’opportunità di fare una gran bella figura nella gara di casa.
Non possiamo e non vogliamo pensare che si sia trattato di un boicottaggio intenzionale nei suoi confronti per poter così favorire Vettel e dargli un supporto psicologico.
Bisogna dare ad entrambi (Leclerc e Vettel in ordine alfabetico) una monoposto competitiva anche se le scelte tecniche dettate dal costruttore e fornitore dei pneumatici che ha generalizzato l’utilizzo di quei pneumatici, a battistrada ribassato, che l’anno scorso erano sporadicamente presenti a vantaggio delle richieste della Mercedes, per i problemi di graining.
La scelta è quella e pertanto devono essere i tecnici delle singole squadre a capire come deve essere studiata e realizzata una sospensione adeguata.
L’uomo, pertanto è pur sempre colui che deve comandare e gestire, specialmente alla guida di un mezzo. La guida autonoma deve intervenire solo in presenza di una anomalia palese, prossima all’incidente, per diminuirne, almeno, le conseguenze.
Altra cosa su cui si potrebbe recriminare è il fattore cronometrico, in quanto nella mattinata Leclerc era stato nettamente più veloce rispetto al tempo siglato che lo ha portato ad essere solo 16°
Tutti sanno, anche i giornalisti che non hanno esperienza di guida ma delle cronache del passato di presenza trentennale per le cronache di questa gara, che nelle stradine di Montecarlo ad ogni giro che passa l’asfalto si gomma e si può girare più veloci.
Fatto il patatrac bisogna solo lasciare a Leclerc la tranquillità necessaria per non commettere errori e poter quindi scalare la classifica senza lo spasmodico obiettivo della zona alta dei punti.
Quanto successo dovrà essere un aspetto di una accurata analisi senza mettere il patibolo nel cortile interno della Ges anche se, secondo le voci del popolo ricorrenti a Maranello all’interno della Ges è già in essere una sorta di “purga” assoluta, ovvero senza che agli stessi venga salvaguardato un posto di lavoro all’interno della sezione industriale, come è avuto in passato.