Lewis Hamilton ha vinto a Montecarlo, dove però è mancata la sesta doppietta consecutiva della Mercedes che avrebbe completato a 360° il processo di un Gran Premio che tutti hanno dedicato alla memoria e a onorare Niki Lauda.
Doppietta che avrebbe reso ancor più indigesto il distacco in rosso della Ferrari che nel mondiale costruttori vede il gap salire a 118 punti a favore della Mercedes mentre in quello piloti lo spread nei confronti di Hamilton è ora di 55 punti per Vettel ed 80 per Leclerc.
La doppietta é mancata a causa di una delle solite intemperanze di Max Verstappen che ha rischiato, molto, troppo, in corsia box stringendo contro le barriere Bottas in uscita dal pit stop simultaneo.
Contatto contro le barriere che è stato all’origine dell’obbligo di Bottas di effettuare immediatamente un secondo pit stop.
La punizione di 5 secondi di penalizzazione, che gli è costata il secondo gradino sul podio, dopo un finale in cui è stato l’ombra del vincitore, è stato veramente poco e la FIA dovrebbe prendere provvedimenti perché si è corso il rischio di una strage in corsia box, quando Verstappen aveva lo spazio per contrastare l’avversario senza commettere infrazioni.
Di questi ringrazia Vettel che così ha potuto salire sul secondo gradino del podio che non gli sarebbe stato possibile visto quello che la SF90 ha potuto dare in pista.
Hamilton è stato sempre molto concentrato anche in una situazione di usura delle gomme che è sembrata al limite. Ha voluto tenere alle sue spalle Verstappen anche se sapeva che anche lasciandolo passare i 5″ di penalizzazione gli avrebbero garantito la vittoria.
Ma lui, da uomo squadra che è, non solo ha pensato alla vittoria per onorare Lauda ma anche per dare l’opportunità a Bottas di salire sul podio visto che il suo distacco, in tempo nella sua 4a posizione, era tale da consentirgli automaticamente di arrivare terzo e quindi di dare l’opportunità alla Mercedes di incrementare ulteriormente il vantaggio sulla Ferrari.
Leclerc, come ra ovvio per chi sa di questa pista, avrebbe dovuto compiere una impresa molto rischiosa per entrare in zona punti e la ricerca del rischio ha messo in luce che il pilota monegasco ha ancora bisogno di crescere.
Lo ha ammesso lui stesso, quando ha commentato quel sorpasso così rischioso da compromettere lliteggritò della gomma posteriore destar contro le barriera e quindi nella sua “disgregazione” danneggiare in modo irreparabile tutto il fondo della sua F90 e perdere quindi tutto il carico ed il bilanciamento necessario per poter continuare.
Unica cosa positiva, non si sa se suggerita dal suo box, la decisione di ritirarsi, per risparmiare motor unit e batterie che si sono dovute montare con tre gare d’anticipo rispetto i programmi di base.
Il G.P. di Monaco deve essere una pietra miliare per il futuro della Ferrari. Visti i numeri dello spread esistente è forse più opportuno lavorare solo per il mantenimento della seconda posizione in classifica costruttori spostando quante più possibili risorse umane ed economiche in particolare per impostare il programma del prossimo anno, nel frattempo investire molto anche su Leclerc e più sull’esperienza degli uomini che sui numeri dell’intelligenza artificiale