Le Mercedes w10 non solo hanno onorato la memoria di Niki Lauda nella prima sessione di prove sul tracciato di Montecarlo per il G.P. di Monaco, ma hanno entusiasmato il pubblico presente lottando sempre, in alternanza, sul filo dei millesimi di secondo per ottenere le migliori prestazioni con una differenza di 81/1000 di secondo a favore del campione del mondo..
Il confronto con Valtteri Bottas è avvenuto sia per la simulazione in qualifica, sia in quella per la gara. In tutte le simulazioni, entrambi i piloti si, hanno dato conferma che le gomme soft, quelle con il battistrada più soffice, si sono dimostrate perfettamente adeguate alle W10 che a loro volta le sfruttano al massimo.
Sebastian Vettel, nonostante tutti gli sforzi suoi in pista e dei tecnici della Ferrari ai box non è riuscito a ridurre al di sotto dei 7/10 il ritardo. Qualcosa in meglio per la simulazione gara, cosa da poco però.
In Ferrari esiste un problema più grosso: è quello delle prestazioni ottenute da Charles Leclerc che è apparso molto rabbuiato non solo per il 1″232 di ritardo da Hamilton ma anche per essere preceduto da molte altre monoposto motorizzate Ferrari, come una Haas e le due Alfa Romeo.
Non è riuscito a dare le giuste indicazioni, da una parte, ne a ricevere le stesse da parte dei tecnici e poter mantenere nel range di temperature le gomme soft di cui la Ferrari ha fatto una scelta più cospicua nei numeri.
Da subito, appena concluse le prove a Montecarlo, alla Ges Virtual Garage sono parie le analisi dei dati pervenuti abbinando parallelamente le simulazioni al ragno con le correzioni del caso.
Per fortuna degli uomini di Maranello, invece della sola notte per portare consiglio questa volta, e ce ne sarà molto bisogno, vi è un intero giorno e ben due notti in cui sarà possibile ampliare il raggio delle analisi dei massimi sistemi.