I ciclisti del Giro d’Italia oggi si fermano per una giornata di riposo, ma sulle strade si continua a morire in bici. Ogni settimana si contano 327 incidenti con le biciclette, per un totale di 5 morti e 346 feriti. Proprio al Giro d’Italia, ACI lancia la campagna #rispettiamoci, condivisa con la Federazione Ciclistica Italiana e il Comitato nazionale per la sicurezza stradale, che porta automobilisti e ciclisti a condividere 10 regole per la mobilità sicura, equamente divise tra due e quattro ruote.
Gli automobilisti sono chiamati a:
1) Rispettare i ciclisti, utenti della strada vulnerabili.
2) Mantenere una distanza adeguata dai ciclisti, soprattutto in sorpasso.
3) Non superare una bicicletta per poi svoltare a destra.
4) Prestare attenzione agli specchietti laterali.
5) Prima di aprire lo sportello, guardare chi sopraggiunge.
I ciclisti si impegnano a:
1) Controllare lo stato e l’efficienza della bici.
2) Rendersi sempre visibile, soprattutto di notte.
3) Rispettare le regole della strada, procedendo in fila e magari nelle corsie riservate.
4) Non usare auricolari o cellulari in sella.
5) Indossare il casco e vestirsi in modo adeguato
Anche i corridori sono protagonisti e in tanti hanno pubblicato un selfie con il cartello #rispettiamoci, a cominciare dalla maglia rosa, Valerio Conti, e dal primo italiano vincitore di tappa quest’anno, Fausto Masnada, oltre al beniamino dei tifosi, Vincenzo Nibali. Stesso entusiasmo tra campioni del ciclismo come Francesco Moser, Davide Cassani, Paolo Bettini, Gianni Bugno, Alessandro Ballan, Maurizio Fondriest, Moreno Argentin e Vittorio Adorni, consensi pure tra altre stelle sportive, come Giancarlo Fisichella, Alberto Tomba e Valentina Vezzali. Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha condiviso con ACI il valore sociale della campagna in occasione della partenza della tappa Frascati – Terracina.