Claudio Domenicali, amministratore della Ducati, è stato il vero mattatore nel convegno d’apertura del Motor Valley Fest dedicati al futuro dell’Automobile. Ha aperte il libro delle sacrosante verità, in particolare andando a spulciare la filiera dell’elettrico, per quanto riguarda il livello dell’inquinamento, assoluto, relativo al tema della “economia circolare”, tanto di moda quando si parla di un determinato argomento.
L’auto elettrica non è inquinante. Non lo è solo per le emissioni allo scarico che non esiste sul luogo dove essa si muove, ma ha alle spalle un notevole fardello di emissioni di CO2 che non è un inquinante assoluto, ma è solo un responsabile dell’effetto serra.
Alla base di tutto c’è il tema che concerne il sistema attuale di produzione dell’energia elettrica, ovvero il combustibile con cui ora si alimentano le centrali.
Fatto 100 il punto di riferimento, per il livello di inquinamento prodotto dalle centrali che utilizzano il carbone come combustibile, perché nei paesi che ne sono ricchi ha un costo decisamente minore a fronte ella altre fonti di energia, lo stesso livello scende a 50 se il calore necessario è ricavato dalla combustione del gas metano che è più costoso, si arriva poi a scendere sino a livello 2 se si utilizzano sorgenti rinnovabili per la produzione di elettricità.
Il minor costo e minor eventuale livello di inquinamento si ottiene utilizzando, per la ricarica delle batterie di accumulo, l’energia elettrica prodotta di notte che, se non utilizzata, viene dispersa nel terreno perché’ le turbine che agiscono sui generatori devono andare a velocità costante per tutto l’arco delle 24 ore, altrimenti si logorano in tempi molto più brevi.
Una serie completa di argomentazioni e puntini sulle ì che sono andate ad interessare anche i livelli di emissioni per la realizzazione dei pacchi di accumulo dell’energia elettrica.
Pacchi che alla fine di un percorso di 100.000 vedono i costi ed i livelli assoluti di inquinamento essere equivalenti se non superiori a quelli relativi all’utilizzo dei motori endotermici dell’ultima generazione che sono caratterizzati da una riduzione di certe emissioni, quelle veramente dannose che sono diminuiti in una 15na di anni del 95%.