Il Gran premio di Spagna, che si corre a Barcellona, dovrà essere una vera battaglia per Sebastian Vettel e Charles Leclerc. Dovranno andare all’attacco della corazzata argentea rappresentata dalle due Mercedes che sino ad ora si sono appropriate in modo perentorio inequivocabile ed esclusivo dei due massimi gradini del podio.
Qui è veramente la W10 ad essere decisamente superiore visto che i piloti si possono spartire a piacere le vittorie. Bottas sta ridimensionando l’ hammer, penta campione iridato, Lewis Hamilton
Il numero 12, quello delle vittorie già ottenute a partire dal 1954 dalle monoposto Ferrari, secondo la cabala, sta a rappresentare i soldati. Ovvero uomini armati aggressivi e all’attacco.
Soldati in sella al Cavallino Rampante che sono armati di una SF90 che dovrebbe essere modificata quanto basta per cercare di ridurre al minimo quelle che sono state le carenze lamentate sinora in gara.
Il 90 della sigla rappresenta, sempre secondo i napoletani, invece il pensiero, l’ansia e la sensazione di pericolo che evidentemente percorre i tifosi della Ferrari senza escludere anche la squadra:
Sul circuito catalano si deve obbligatoriamente concretizzare il giro di boa in cui invertire quello che sinora è stato il risultato in gara, altrimenti il distacco in punti può diventare veramente molto ma molto impegnativo da recuperare, decisamente imbarazzante.
Il 5 di questo appuntamento mondiale, nell’anno 2019 per la F1, come pure quello che contraddistingue la “Lina” la monoposto di Sebastian Vettel sta a significare a mano.
Potremmo ampliare il significato al soldato armato che deve assolutamente essere padrone del proprio destino.
Infine il numero 16, che è impresso sulla monoposto di Charles Leclerc , sempre secondo la cabala napoletana starebbe ad indicare un colpo di fortuna. Già l’essere un pilota Ferrari, alla sua giovane età, è un gran bel colpo di fortuna.
Ora il monegasco si aspetta un colpo di fortuna che sia decisamente ancora più concreto e che gli consenta di essere in una situazione tale da non doversi veder obbligato a dover rispondere agli ordini di scuderia di cui ha già vissuto le situazioni sinora verificatesi.