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Domani ricorrono i 25 anni dalla scomparsa di Ayrton Senna, sul circuito di Imola. All’inizio degli anni 80 doveva arrivare in Ferrari

25 anni or sono sul circuito di Imola si correva una edizione del Gran Premio di San Marino. Un fine settimana che è passato alla storia per la tragica scomparsa di Ayrton Senna pilota icona della massima formula.

Una scomparsa toccò nel profondo tutto il mondo del Motor sport che ha partecipato in massa per questo suo estremo saluto, compreso Alain Prost che di Senna fu acerrimo avversario, i due furono protagonisti di episodi memorabili per durezza e senza esclusione di colpi proprio nelle gare che risultavano decisive per la conquista del titolo iridato.

Prost, conscio che la cosa avrebbe potuto “turbare, chiese ed ottenne, dalla famiglia, di poter essere tra coloro che portarono a braccia la bara alla cerimonia religiosa .

Una doppia fila interminabile di persone , 5 milioni, fece ala al transito del feretro portato su un mezzo dei bomberos, i pompieri, lungo la strada che dall’aeroporto di San Paolo portò alla camera ardente in centro città.

Uno dei traffici quotidiani più caotici al mondo andò in tilt totale.

Il grande rispetto che fu portato e riservato a Senna aveva già visto un episodio unico: la bara che raccoglieva la sua salma non viaggiò verso casa nel vano cargo dell’aereo della Varig, come avviene di solito, ma fu accolta in cabina, in un’apposito spazio ricavato eliminando le necessarie file di poltrone.

Domani 1 maggio, 25° anniversario di questa tragedia, in Brasile sono previste parecchie manifestazioni correlate a questo tragico evento ed anche per ricordare le attività cui Senna aveva dato vita, ora seguite dalla famiglia, e di cui si venne a conoscenza solo dopo questa sua scomparsa.

Molte iniziative sono previste anche nelle scuole di San Paolo di ogni ordine e grado con la presenza di persone che furono, allora, a stretto contatto con Senna per ricordare la sua personalità ad una generazione che non lo ha conosciuto in quanto non era nata, alla sua scomparsa

La più importante di queste è la fondazione Senna che, tra le proprie finalità, ha quella di togliere quanti più bambini possibile dalla strada ed avviarli ad una vita consapevole.

Oltre a nutrirli e curali, insegna loro un lavoro.

Ricordo che in occasione di una trasferta di lavoro al Salone dell’automobile di San Paolo che l’UIGA, Unione Italiana Giornalisti dell’Automobile di cui ero allora consigliere, fece visita alla fondazione portando un contributo economico di oltre 10 milioni di lire.

Sin dal suo debutto in F.1 Senna aveva destato l’interesse di Enzo Ferrari il cui sesto senso aveva fatto comprendere immediatamente ed appieno le sue potenzialità tecniche ed agonistiche.

Vi fu un contatto molto approfondito che, per una contropartita di un milione di dollari, lo doveva portare alla Ferrari in accoppiata con il progettista di monoposto Ducarouge.

Non se ne fece nulla per un subdolo problema all’interno dell’entourage di Maranello. Peccato perché l’arrivo di Senna, al volante di una delle monoposto Ferrari, avrebbe contribuito ad evitare una di quelle che poi è risultata essere una delle latitanze più lunghe del titolo iridato piloti in Ferrari, latitanze cui Senna contribuì come pilota.