Bernie Ecclestone da anni ha istituito, all’interno del Patto della Concorde, un particolare “premio” in denaro a favore della Scuderia Ferrari per la continuità con cui è stata presente nel campionato Mondiale di F.1 istituito nel 1950 .
“Premio” che gli attuali gestori e detentori dei diritti d’immagine della F1 non vogliono più corrispondere ed è uno dei cardini su cui poggia il confronto tra Liberty Media e la Ferrari appunto.
Irremovibile in tal senso era Sergio Marchionne che stava per mettere in cantiere qualcosa di alternativo da mettere sul piatto della bilancia.
Verrebbe da domandarsi come mai la Ferrari non sia stata presente negli altri 27 Gran Premi mancanti all’elenco. Innanzi tutto bisogna ricordare che un tempo nel calendario valido vi era inserita anche la 500 miglia di Indianapolis che era “praticamente disertata” in quanto lo specifico regolamento tecnico era troppo distante ed unico a fronte di quello presente nella F1 sia pure con le evoluzioni periodiche nel tempo.
Oltre a queste opportunità mancate bisogna assommare anche avvenimenti piuttosto tristi che legarono la scomparsa dei piloti della Scuderia durante le prove.
Una defezione al GP di Monaco fu legata all’assenza di un livello minimo di sicurezza che Enzo Ferrari stimò essere necessario nell’anno successivo alla morte di Lorenzo Bandini.
In almeno una occasione, durante una delle fasi più accese del confronto tra Ferrari e la FOCA, in rappresentanza dei “garagisti” d’oltre Manica, da Maranello Enzo Ferrari tuonò subito dopo le prove: ” Mauro carica le macchine e torna a casa”.
Una decisione forte che solo Enzo Ferrari poteva permettersi di prendere e costringere, nei giorni successivi, Bernie Ecclestone a “catapultarsi” precipitosamente in elicottero a Fiorano per sanare, spesso anche dal punto di vista economico, la situazione e dare continuità alla storia, a tutto vantaggio anche dei “garagisti” che, abilmente gestiti dallo stesso Bernie, capivano che senza la presenza delle Ferrari l’interesse per i Gran Premi raggiungeva i propri minimi storici di pubblico e di media.
A questa percentuale del 97,3% di presenze al via bisogna ricordare i 7.801 punti raccolti dalla scuderia che si sono concretizzati con 16 titoli costruttori mentre quelli piloti si sono fermati a quota 15.