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L’affidabilità non è una chimera ma una preoccupazione sulla SF90.

A Maranello i motoristi della Ges Ferrari hanno analizzato per filo e per segno il motore 064 che sulla monoposto di Charles Leclerc ha messo in evidenza dei limiti di affidabilità.

Nella sfortuna, mancata vittoria a fronte del primo podio in stagione, vi è la fortuna che il componente che non si è dimostrato all’altezza della situazione, l’iniettore che porta combustibile al cilindro 4, non fa parte di quei componenti che la Fia obbliga all’omologazione nei motori per far si che le quadre si debbano accontentare di usare solo 3 motori a stagione come previsto dal regolamento “tecnico-sportivo” senza incorrere in sanzioni.

Il problema non sembra poi avere compromesso altri componenti interni al motore, come pistoni, valvole e bielle, ragion per cui, dopo le verifiche dei parametri di base al banco prova motore lo stesso è pronto a prendere la via della Seta in direzione est alla volta della Cina.

Dire che tutto è andato bene, sembra che per precauzione siano stati sostituiti anche gli altri iniettori, è un ipotesi che nasce dai parametri di funzionalità riscontrati per tutte le componenti che alla fine compongono la power unit e sembra non abbiano sofferto della carenza globale.

Il motore sarà montato dalle prime prove del venerdì mattina e su di esso saranno puntati tutti i possibili parametri d’analisi per vedere se può continuare in versione “prima guida”, per questa e le successive 4 gare programmate per raggiungere i 7 appuntamenti d’obbligo, o se deve essere sostituito per tranquillità e passato ad esemplare di supporto da utilizzare nei fini settimana solo nella giornata di venerdì.

Il dover inseguire chiede delle certezze ed in Ferrari non si possono permettere rischi che vadano oltre la normale prassi di quelli insiti nelle competizioni.

Parallelamente bisogna anche definire certe strategie che sembra non siano state eseguite alla perfezione, con fraintendimenti interpretativi delle disposizioni “emanate”o qualcosa d’altro.

Sarà molto importante che si chiariscano le disposizioni impartite prima della gara a tavolino guardandosi negli occhi e quelle con cui sarà necessario aggiornare la situazione sul campo.

Non si dimentichi il 1982, l’anno recente più tragico nella squadra di Maranello, quando per una interpretazione non proprio adamantina delle disposizioni, ma mancava Mauro Foraggieri ai box di Imola a dirigere la squadra, pur avendo una macchina vincente si è perso di tutto e di più oltre alle tragiche conseguenze dirette ed indirette.