Con il far della notte e con temperature dell’asfalto diminuite di 20 gradi a fronte della mattinata, Lina e la sua “sorella” gemella, ovvero le due SF 90 made in Ferrari, hanno messo in fila le concorrenti, a partire dalla Mercedes, mentre la Renault ha messo alle sue spalle la Red Bull.
Nei primi 10 posti come giri più veloci della giornata vi sono 4 monoposto con motore Ferrari, grazie alle Haas, mentre l’Alfa Romeo ha avuto una lunga serie di problemi all’impianto di raffreddamento della Power Unit che hanno impedito a Kimi Raikkonen ed Antonio Giovinazzi di essere in pista per quel tempo necessario per sviluppare la monoposto, sia per quanto riguarda il tempo sul giro veloce sia nelle simulazioni gara.
In entrambe le squadra si sono ristabiliti i valori delle prestazioni dei rispettivi capitani, Sebastian Vettel e Lewis Hamilton a fronte delle prestazioni di Charles Leclerc e Valtteri Bottas. Realtà inconfutabile o precisi ordini di scuderia. Il monegasco in effetti ha saputo “tampinare” il suo capitano con un ritardo, se si può chiamare tale, di 25 millesimi. Qualcosa di più il ritardo del vincitore del Gran Premio d’Australia a fronte di Hamilton.
Nel titolo: E’ vera gloria? E’ quello che si domandano in molti visto che il ritardo della W10 è di circa mezzo secondo al giro. Se così fosse nella realtà “assoluta” allora è la verità, quella scaturita in Australia, in cui l’indirizzo di evoluzione della monoposto ha intrapreso delle strade controproducenti al risultato e che costringe ad inseguire nel mondiale piloti.
Potrebbe trattarsi, anche di una pretattica per non scoprire in modo palese le proprie carte, da parte della Mercedes come si ha il sospetto che sia successo in Spagna, e vedere di far creare un maggiore interesse mediatico sulla gara e sul campionato.
Bisogna stare attenti alla distrazione del momento, in cui si è a 96 ore al debutto sulla SF90 di Mick Schumacher che andrà ad accentrare l’attenzione di tutto il mondo della F1 e non solo, nelle prove di martedì e mercoledì visto che il tedesco piloterà entrambe le monoposto dal nome italiano Ferrari ed Alfa Romeo.
Anche per questa opportunità: il confronto prestazionale di entrambe le monoposto avendo lo stesso pilota in comune, un’occasione più unica che rara per i tecnici italiani, di matrice Ferrari, che lavorano ad Hinwill.
La Ferrari ha lavorato molto sulle gomme ed ha forzato un utilizzo maggiore di quelle più prestazioni alla ricerca del tempo in qualifica, poi ottenuto.