Quella che vedete riprodotta è un immagine che si è vista proiettata in occasione dell’assemblea convocata a san Donnino per discutere del progetto della tanto attesa, da troppo tempo, ed agognata complanarina.
Quel “sinonimo”che dovrebbe cercare di risolvere il problema del traffico nel collegamento tra Modena ed il casello di Modena sud sull’Autostrada A1.
Poi…. il nulla. Avere qualcosa di più concreto, meno sbiadito, sfuocato, evanescente e più concreto su un punto che sarà il vero problema della viabilità, non il passaggio presso villa Lonardi, sembra essere come il voler andare a “spiare” ed intrufolarsi su qualcosa di “secretato” sia da una parte, a Modena presso la municipalità, sia presso la società Autostrade, a Roma, che dovrebbe essere la demandata alla realizzazione.
Della complanarina già sapete che non sarà con le stesse caratteristiche tecniche di quella parte già esistente; non sarà altro che una strada a doppio senso di circolazione, come l’attuale tratto della Vignolese, con tutte quelle che possono essere le opportunità nella limitazione per lo smaltire il traffico.
Il tutto per una spesa di 50 milioni, si sente dire, per 6 chilometri o poco più di lunghezza. Sarebbe interessante sapere se si sono fatte le valutazioni costi-benefici.
Il vero segreto, non si capisce il perché, è: la vera ed effettiva utilità per risolvere il traffico nella zona sud est della provincia incamerando il traffico in una zona in cui le strade fanno lo slalom in spazi molto ristretti.
Prima di Vaciglio la tangenziale Est di Modena torna ad essere solo una strada a doppio senso di marcia e non sembra che nel progetto esista un ampliamento di questo raccordo sino alla rotonda del cantone di Mugnano che diventa un collo di bottiglia incredibile.