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“Complanarina”, sarà: ina, ina, ina. Da martedì, realtà o solo, ancora, parole finalizzate alle elezioni?

Per martedì è stata convocata un’assemblea pubblica a S.Donnino ore 20.30 in cui la “politica” torna a parlare della “complanarina”.

Ovvero quel’ araba fenice più che ventennale che rientra in tutto e per tutto, come concetto, nello scarso interesse che da sempre le amministrazioni locali, dal dopo guerra, hanno prestato alla mobilità locale, trincerandosi spesso dietro alla “mancanza” dei finanziamenti necessari.

Questo atteggiamento ha fatto sì che tutte le possibili soluzioni attuate sinora, sulla viabilità, si sono dimostrate anche un po’ “raffazzonate” per mancanza degli spazi utili presenti e già occupati dall’espansione urbanistica, ed in funzione delle economie di scala disponibili.

Il risultato di cui si parla è quello che non avrebbe dovuto realmente essere. Un “arteria” avente lo scopo finale; migliorare l’accesso per e da il Casello Autostradale di Modena Sud che è un punto cruciale per il trasporto privato e commerciale su gomma diretto nella zona a Nord Est ed al Sud della penisola.

Ridurre i tempi di percorrenza, diminuire le file che sono presenti in troppi momenti della giornata ed il livello d’inquinamento, sarebbero stati i veri obiettivi “utopistici”di questo ultimo tratto.

Una cosa è certa la Complanare, che già identificano ufficialmente con il sostantivo “complanarina, sembra che sarà veramente molto ina, ina, ina. Nascerebbe alla rotonda del Cantone di Santa Maria di Mugnano, correrebbe a sud dell’attuale Autostrada ma… non sarebbe altro che una strada a doppio senso di circolazione, forse con carreggiate leggermente più ampie e non avrebbe nulla a che vedere, dal punto di vista tecnico, con il resto già esistente che è caratterizzato da una doppia corsia di marcia per ogni direzione.

Ne consegue che, facendo come riferimento l’attuale rotonda dell’Uva, il percorso per raggiungere il Casello, utilizzando la Complanarina, sarebbe più lungo rispetto a quello della strada Vignolese. Tragitto Vignolese che, oltre ad essere più breve, si avvantaggerebbe della diminuzione del traffico che giunge da sud, tramite la nuova Estense, e quello da Ovest, dalla vera complanare e quindi potrebbe diventare decisamente più snello da percorrere con tempi inferiori almeno nella direzione Modena-Casello.

Poi vi è ancora in essere l’annosa diatriba relativa all’inserimento, sia pure minimo, in un sito di valore architettonico. Si parla di grave danno di “isolamento” per la località la Busa interventi su delle abitazioni civili da abbattere e…. sembra che non si siano volute assolutamente acquisire delle informazioni e dei supporti tecnici che avrebbero potuto evitare questo danno paesaggistico e l, “isolamento” con costi di realizzazione analoghi.