I motoristi della Ges Ferrari devono lavorare a testa bassa per individuare l’origine del problema che si è presentato, analogo, sia sulla SF90 e la Haas 19 ed hanno costretto ad uno stop anticipato entrambi i piloti che erano in pista in quel momento.
Su entrambe le monoposto si è presentato un problema, sembra una crepa, in uno dei condotti che, uscendo dalla testata del motore, porta i gas incandescenti alla turbina . Problema che porta ad avere una diminuzione delle efficenza del sistema turbina-compressore e generatore elettrico connesso ed anche l’innesco di un possibile principio d’incendio, nonostante questi componenti, gli scarichi siano ampiamente coibentati, causato dalla temperatura elevatissima in una zona in cui molti componenti sono ravvicinati e non certo studiati e realizzati per resiste a temperature così elevate.
Scriviamo analogo in quanto per ora non è dato sapere, e la Ferrari non è certo intenzionata a pubblicizzare la cosa, se il danno si è verificato sullo stesso scarico rispetto alla sua posizione rispetto al motore o se ha interessato due differenti elementi in uscita dal V6 turbo 064 che da quest’anno sono realizzati con una sistema differente di lavorazione.
Bisogna infatti capire cosa ha innescato il problema: affaticamento meccanico eccessivo, livello di affidabilità minore raggiunto da questi componenti, difetto di fabbricazione all’origine, problema da iscriversi ad un origine propria del propulsore, per vibrazioni anomale che lo possono interessare.
Rivedere il collegamento motore-scocca o motore-sospensioni. Si ricordi infatti che il motore sulle monoposto di F1 è un elemento portante di tutte le sollecitazioni sul posteriore in abbinamento alla scocca.
Ultimo il caso di problema ad uno scarico ha interessato la SF90 condotta da Charles Leclerc che ieri pomeriggio tardo ha dovuto fermarla nel rettilineo dei box per evitare il peggio e consentire ai tecnici delle Ferrari di verificare “de visu” quello che era un allarme segnalato dalla telemetria.
Il pilota monegasco sembra essere bersagliato da una sfortuna, per quanto riguarda certe problematiche meccaniche che si sono presentate sulla monoposto da lui condotta al momento, cui lui ha sinora risposto con prestazioni di alto, se non altissimo livello.
Per fortuna che ieri l’inconveniente si è presentato quando buona parte del lavoro era stato “deliberato”. Nella giornata erano già stati percorsi 138 giri, compresa una effettiva e concreta simulazione di Gran Premio, con tempi sul giro da incasellarsi tra quelli molto interessanti.
Una cosa è certa, a Maranello stanno mettendo a comparazione tutti i dati raccolti dalle tre monoposto motorizzate 064 per controllare se tra i dati raccolti da SF90, Haas 19 e Alfa Romeo C38, che sarebbe più logico denominare 001, vi è qualche anomalia. Sulla Alfa Romeo Racing sembra che un inconveniente analogo non si sia ancora manifestato.