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Leclerc veloce e stacanovista

Quella di oggi potrebbe essere stata l’ultima giornata di prove di sviluppo per la SF90 da parte di Charles Leclerc prima dell’appuntamento d’avvio del campionato mondiale di F1 con appuntamento il 15 marzo a Melbourne con le prove libere.

Domani potrebbe essere la giornata del solo Sebastian Vettel, che oggi è stato a riposo, per un controllo di quanto raccolto oggi e definire quale può essere la sintesi migliore delle soluzioni più “competitive” da portare in pista per l’inizio del mondiale.

Leclerc ha percorso 138 giri ed ha rifilato, al più veloce degli avversari, oltre 6/10 di secondo. Unica “ombra” lo stop a 10 minuti dalla fine per un problema che ha consigliato lo spegnimento anticipato del motore facendo scattare la bandiera rossa con stop per la penultima giornata di prove.

I tecnici della Ferrari, dalle informazioni giunte ai box ed al Virtual Garage di Maranello, non sembrano essere agitati e preoccupati più di tanto. Un inconveniente da ascriversi al livello di affidabilità di un componente, indicato in uno degli scarichi.

Per il pilota di Monaco si è trattato di una giornata molto importante per dare una conferma che, sia pure con condivisioni leggermente differenti dal suo “capitano”, ha sulle spalle una conoscenza abbastanza concreta delle potenzialità della SF90 che conosce bene e che si è ben guardato di mettere espressamente alla luce del sole, in particolare quando ha usato la tipologia di pneumatici con il battistrada più soffice e prestazionale.

Quando si è trovato a confrontarsi, sulla lunghezza della simulazione del Gran Premio, direttamente con Valtteri Bottas e la Mercedes W10 oltre ad avere dimostrato lo status della sua monoposto ha seguito strategie, di alternanza della tipologia di battistrada utilizzati, completamente differenti.

Tra le scelte su cui domani Vettel dovrà dare delle conferme vi sono quelle relative a differenti soluzioni applicate al fondo della monoposto e del suo profilo estrattore. A “denunciare” questo tipo di lavoro la presenza di quella particolare vernice denominata “flo wiz” che si può definire come “spia” di quelli che sono i filetto fluidi percorsi dall’aria.

Visualizzare, in particolare, la linearità dello svilupparsi degli stessi flussi, senza che si creino dei vortici parassiti che possano “frenare” la velocità della monoposto e le opportunità di carico da ascriversi a queste componenti che hanno il vantaggio di non influire su quelli che sono i carichi che si ottengono dall’incidenza di Spoiler ed Alettoni che fanno disperdere energia.