Iniziano domani gli ultimi 4 giorni di test di sviluppo, consentiti della FIA, per definire l’assetto e l’aspetto con cui le monoposto di F1 saranno chiamate ad iniziare il campionato del mondo di quest’anno, a metà marzo in Australia.
La Ferrari sembra aver dominato la prima fase del lavoro che si è conclusa la scorsa settimana, sempre sul circuito di Montmelò, in quanto i suoi tempi sul giro sono sempre stati sostenuti con pneumatici che si possono definire da gara, su una buona parte dei tracciati su cui si andrà a sviluppare la contesa per il titolo piloti e costruttori.
Stando alle indiscrezioni trapelate dal settore dei pneumatici sembra assodato che la differenza cronometrica, sul giro, abbia una forbice fluttuante tra i 0″6 – 0″8 a seconda delle tipologie di pneumatici usati salendo dalla specifica C3 alle più “morbide” C4 e C5.
Da queste informazioni si potrebbe azzardare, è voce comune e diffusa anche tra i tecnici della concorrenza, che Leclerc e Vettel, al momento, possano gestire un vantaggio di quasi 1/2 secondo al giro come miglior tempo a fronte di quanto ottenuto dalla concorrenza.
Un dato positivo che tiene conto anche di quelli che sono gli sviluppi che già si stanno approntando a Maranello e non è escluso che qualcosa si possa vedere in pista già nelle prossime ore per raccogliere ulteriori dati che confermino o meno se quella è la strada più perforante da seguire.
Non si deve sottovalutare che la Mercedes W10 possa essere, quasi una certezza, rimasta sotto le righe per quanto riguarda le prestazioni globali sul giro. Bottas ed Hamilton avrebbero ricevuto disposizioni, rispettate alla lettera, di non compiere un giro completo con l’acceleratore “flat” ma di “accontentarsi” di raccogliere informazioni settoriali da amalgamare in quello che viene definito “il giro ideale” sommando i migliori singoli settori.
In questa settimana la vera protagonista del lavoro in pista potrebbe essere lo sviluppo delle parti meccaniche, a partire dai motori, per vedere se si possono già incrementare le prestazioni fermi restando i parametri d’affidabilità raccolti nel lavoro sin qui svolto, e le sospensioni.
Su questo settore si stanno infatti concentrando le innovazioni più interessanti. I tecnici hanno analizzato a fondo i punti grigi del regolamento e si apprestano a sviluppare delle soluzioni “rivoluzionarie”.
Parlando delle sospensioni, alle stesse viene demandato il compito finale di migliorare lo sfruttamento dell’impronta a terra del pneumatico e della direzionalità delle monoposto per avere delle traiettorie più precise nell’inserimento, percorrenza ed uscita dalle curve. Questo senza gravare con sollecitazioni troppo pressanti sul battistrada
Corre voce che la Mercedes stia mettendo a punto un sistema di sospensioni che possa garantire una certa direzionalità anche alle ruote posteriori, sfruttando dei “leveraggi” complessi.
Sullo stesso tema sono concentrati i tecnici della GES di Maranello ed in alcune immagini della SF90 appare evidente che stiano lavorando in questa direzione. Bisogna però prestare molta attenzione a come si vuole ottenere un certo risultato visto che già nella passata stagione alcuni dispositivi applicati alle sospensioni furono “cassati” dai tecnici della FIA.