Proprio in occasione della presentazione della SF90 a Maranello, per ricordare il 90° compleanno dalla fondazione della Scuderia Ferrari, non della Ferrari attuale, dalle monoposto che correranno nel prossimo campionato del mondo di F1 le SF90 appunto, è sparito ogni riferimento all’Alfa Romeo presente sino alla passata stagione sulle fiancate sul posteriore.
Si sono così cancellati, di punto in bianco, la prima decina, un po’ abbondante, di anni di vita agonistica della Scuderia Ferrari che era nata proprio come propaggine sportiva a fianco dell’ Alfa Romeo con un contratto di collaborazione anche commerciale in esclusiva per quanto concerne la commercializzazione e la partecipazione alle competizioni automobilistiche.
Sino al dopo guerra, Enzo Ferrari non poté dare vita alla Ferrari di oggi ed utilizzare lo scudetto del Cavallino Rampante e la sigla S F a seguito degli accordi intercorsi e dalla liquidazione, sostanziosa, ottenuta, alla cessazione dell’accordo.
Prima di arrivare alla Ferrari di oggi, anno 1947 e 72 anni di storia, Ferrari è passato attraverso alla Auto Avio Costruzioni con la 815 commissionata in due esemplari e sovvenzionata dal Marchese Lotario Rangoni di Modena per partecipare alla 1000 Miglia “autarchica”, su circuito e non attraverso tutto il nord e centro Italia.
Ora Alfa Romeo in versione Racing la si può considerata un’ “avversaria” sia pure all’interno di una partnership molto serrata che sembra non si limiti solo alla fornitura delle parti meccaniche ed il trapianto di alcuni tecnici di vertice da Maranello ad Hinwill, oltre la “fornitura” di un pilota dell’esperienza di Raikkonen, ultimo iridato in Ferrari, ed il ritorno in F.1 di un pilota italiano Antonio Giovinazzi.
Quanto temibile sarà questa inedita monoposto del Biscione, che bisognerebbe contraddistinguere con la sigla ARR 01 è tutto da scoprire anche se da alcuni particolari aerodinamici sembra essere qualcosa di più “azzardato” a fronte della versione “presentazione” della SF90