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Ferrari SF90 sarà arma letale come si augurano Leclerc e Vettel?

A guardarla la Ferrari SF90 sembra essere un clone della monoposto che, solo nella prima parte della stagione appena trascorsa, ha saputo contrastare lo strapotere della Mercedes. questa è l’impressione che appare sulla versione da “presentazione” che già tra una settimana avrà delle differenze, anche sostanziali.

Colore rosso meno brillante, per non dire opaco, che trae origine dai nuovi materiale che compongono l’elemento di base per le parti in “sintetico”.

Nonostante il nuovo pesa minimo imposto da Fia di 743 kg. di cui 80 fissi per il pilota equipaggiato corsa, i tecnici di V,le enzo Ferrari 27 a Maranello, hanno optato per trovare una verniciatura ancora più leggera, stile le famose Frecce d’argento che corsero al “grezzo” della carrozzeria per rientrare nei limiti di un peso allora previsto come peso “massimo”.

Questi materiali usati e tutto il progetto è in realtà partito da un foglio bianco in cui si sono cercati di migliorare gli aspetti positivi del passato e modificare radicalmente ciò che ha messo in evidenza delle carenze.

Tutto nuovo pertanto in un lavoro certosino che vede la monoposto essere più lunga con una stima di 25-30mm. per poter “stoccare” a bordo i 5 kg. di carburante in più consentiti dalla Fia per “eludere” quanto successo sinora ed evitare che un pilota si trovi a dover rallentare in quanto il consumo totale non gli consentirebbe di tagliare il traguardo.

Affinamenti importanti che trovano la loro esplicazione “visiva” nella riduzione di certi ingombri aerodinamici di base; dimensioni in larghezza e larghezza delle pance laterali, diminuzione nelle dimensioni della presa d’aria dinamica ora decisamente triangolare, che porta aria e raffreddamento nella zona alta del motore, riduzione negli ingombri del cofano motore molto rastremato e che scende a supportare la soluzione aerodinamica nella sua parte più bassa.

Dal motore escono tre tubi di scarico, quelli più piccoli sono posizionati verticalmente sopra quello principale per modificarne, anche la sonorità.

Del motore progetto 064 si sa che è la prima versione della stagione. Si mormora di una potenza di circa 1100 cv. Alcuni componenti sono ancora realizzati con materiali abbastanza “tradizionali” e conosciuti sia pure con procedimenti di lavorazione completamente innovativi.

E’ in fase di validazione, al banco prova di long distance, seguito da Enrico Gualtieri che rappresenta il trittico di vertice del settore power unit con Corrado Iotti e Guido Di Paola, la versione successiva di cui si attende acclarata l’affidabilità per 7 gare senza problemi. La terza versione dovrebbe essere ancora più innovativa.