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Simone Resta alla Sauber quei dubbi diventati una realtà: Alfa Romeo Racing

Nell’anno passato a fine maggio commentammo così il passaggio di Simone Resta dalla Ferrari GES alla direzione tecnica di Alfa Romeo Sauber

“Tempi e date coincidono con l’opportunità di realizzare un progetto completamente nuovo che potrà sfruttare molte novità su cui in Ferrari stavano già lavorando per il prossimo futuro.

Le tempistiche sono il segno evidente che Sergio Marchionne sta premendo forte sull’acceleratore dell’investimento Alfa Romeo in F1, che vuole fare per portare il marchio del biscione ad essere il più possibile competitivo in attesa di poter ricevere il testimone dalla Ferrari per rappresentare il made in Italy in F.1.

Un passaggio del genere lo si potrebbe interpretare come l’ufficializzazione di elevare il team Svizzero alla caratura di junior team di Maranello o il rappresentante ed erede del marchio FCA nella F1 al momento in cui Marchionne decidesse di staccare la Ferrari dal Circus se le trattative per la programmazione sportiva ed economica da far entrare il vigore dal 2021, non fossero in linea con il pensiero del Cavallino Rampante.”

Sergio Marchionne ormai non è più alla guida della FCA e la sua scomparsa ha lasciato molti vuoti, uno per tutti, la sconfitta di Sebastian Vettel nella rincorsa al titolo iridato sia per quanto riguarda l’aspetto psicologico del pilota sia per quanto riguarda la scia “positiva” nello sviluppo della monoposto nella fase finale e determinante della stagione.

Tutto il resto era stato scritto con i puntini sulle i e da qualche giorno è nata ufficialmente Alfa Romeo Racing, la cui prima monoposto verrà presentata sulla pista di Fiorano per una serie di una 30na di giri che corrispondono ai 100 km. che la Fia consente di poter sviluppare nell’ambito della stagione agonistica, alcune volte nell’anno sia pure con grosse limitazioni per quanto concerne l’utilizzo dei pneumatici.

Se questa è la parte più positiva, del passaggio di Simone Resta nell’empireo dell’Alfa Romeo, ve ne è un altra che ci sembra si possa legare ai lontani ricordi in casa Ferrari GES, quando i capi progetto furono allontanati o lasciarono i loro incarichi nella prima parte della stagione e, a seguire, la scia degli sviluppi positivi improvvisamente si interruppe per quanto riguarda i risultati in pista nella fase finale dei campionati.