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FERRARI F1

“Di venere e di marte non si parte, non ci si sposa, non si da inizio all’arte” dogma cui Enzo Ferrari era legato a doppio filo

“Di venere e di marte non si parte, non ci si sposa, non si da inizio all’arte” dogma cui Enzo Ferrari era legato a doppio filo e dava disposizioni ben precise ai suoi uomini affinché stessero ben lontani da quelle due giornate, come pure ad una serie di numerologie, che gli furono legate ad avvenimenti tragici di vita personale ed in pista.

Ma….. la dirigenza della Ferrari GES, incurante di prendere spunto dal passato di Enzo Ferrari, ha deciso di presentare la propria nuova monoposto nel pomeriggio di venerdì 15 in quanto ha un programma di giri di pista lontano dalla pista di Fiorano .

Questo per avere le prime sensazioni che provengano dalla stessa pista su cui poi sarà concentrato il lavoro di Sebastian Vettel e Charles Leclerc per la prima delle sessioni di sviluppo comune prima di iniziare il campionato del mondo.

Prima di andare in pista alla Ges hanno pensato di concentrare il lavoro di sviluppo solo sul simulatore con ben 4 piloti, oltre alla squadra di quelli ufficiale, per consentire ai tecnici di poter avere un ampio range di scelta su cui lavorare per lo sviluppo del progetto 670.

Dopo la rinuncia a ricordare il 120° anniversario della nascita di Enzo Ferrari, nel “battezzare” la monoposto dell’anno passato continuando nella numerazione legata alle monoposto del Cavallino.

Dire che il progetto 670 diventerà SF72H nella iscrizione ufficiale per la FIA sembra essere lapalissiano sempre che non si voglia legare la stessa a ricordare Sergio Marchionne come avvenne a suo tempo per Gianni Agnelli.