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Handicappati dimenticati dagli enti pubblici


Oggi per l’ennesima volta ho avuto la conferma dell’assoluta mancanza d’ ”interesse” che la comunità riserva a coloro che sono portatori di Handicap a vario livello.

Negli ultimi due giorni ho dovuto frequentare uffici o enti  pubblici per richiedere il rilascio dei documenti ,che mi erano necessari.

In nessuno dei posti succitati in generale, compreso l’ufficio anagrafe di via Santi dove penso si sia toccato il fondo, tenendo presente che la municipalità sbandiera il suo gran supporto al welfare, nel totem presente 
all’ingresso, per quello che viene definito lo smalti fila, non esiste una chiamata numerica  che consenta, a chi ha nel momento difficoltà di movimento, di essere avvantaggiato con un attesa ridotta.

La mia attesa, in piedi in quanto nessuna delle sedie è a norma d’altezza per chi ha subito la protesi dell’anca senza rischiare la lussazione delle stesse con necessità di essere riparato, è durata quasi 45 minuti nonostante con quella lettera iniziale vi fossero solo 5 altri “clienti”e sembra sia stato fortunato in quanto con la stessa tipologia di numerazione  nella giornata di ieri avrei atteso 3 ore.

Unico posto, dove ho trovato tale presa di coscienza, è la nuova farmacia del Pozzo dove è presente sulla pulsantiera l’apposito passaggio riservato e “salta” fila.
Per contro, nonostante la stessa sia ancora di proprietà  comunale, lo stallo dedicato agli handicappati

Anacronistico è che il palo di sostegno del segnale non è fisso a terra ma infilato in un “panettone”  facilmente spostatile con una sua rotazione sull’asfalto.