L’argomento non è automobilistico ma è degno di nota e di essere pubblicizzato.
Alcuni studenti delle scuole medie superiori di Modena stanno effettuando degli stage presso l’Ospedale di Baggiovara, affiancati da tutor dell’AVO che si incaricano di “svezzarli” e nello stesso tempo di valutarli per un report che sarà consegnato al Preside di ogni singola scuola.
Una iniziativa che è lodevole a 360° in quanto non solo consente di dare un supporto a coloro, come i volontari, che ogni giorno durante gli orari dei pasti di mezzogiorno e della sera si incaricano di dare una mano per far mangiare i ricoverati al nosocomio che non hanno l’autosufficienza ed il supporto di un parente-
Questi ragazzi hanno l’opportunità di conoscere l’altro aspetto della vita, quello meno eclatante e spesso doloroso non solo dl punto di vita fisico.
Hanno tra i 15 ed i 17 anni, sono di ambo i sessi e si prodigano sin dove possono per rendersi utili.
I loro tutor li lasciano liberi di esprimersi nel contatto umano stando attenti che non vadano oltre in particolare quando le condizione di alimentazione sono veramente molto critiche e richiedono una lunga esperienza.
Quelli che abbiamo avuto occasione di incontrare si sono espressi positivamente ed hanno garantito di essere partecipi per un supporto nel periodo estivo, quando sono liberi dagli impegni scolastici.
L’impegno ha una forbice molto ampia che va dal solo pomeriggio alla settimana, sino ad arrivare alle 30 ore settimanali che distaccano completamente dall’impegno scolastico.
Si sentono orgogliosi per quello che fanno, sentono la formazione che lascia, e non solo fanno quadrato, ma emarginano chi, pochi tra di loro, in privato e fuori dal nosocomio non ha avuto espressioni molto gentili nei confronti dei ricoveri ed è arrivato a farne il “verso” ad alcuni di essi.
Gli stessi tutor hanno segnalato le situazioni disdicevoli che avranno conseguenze nella valutazione complessiva nel giudizio finale dell’anno.