L’immagine è eloquente. Sta a mostrare quello che è lo stato delle strade di Modena e provincia non appena cadono due gocce d’acqua.
Ieri mattina, pioveva, neanche fortissimo per giunta e p.le Manzoni sembrava il porto canale di una delle città rivierasche romagnole, come si vede dal'”ondata” d’acqua sollevata al passaggio anche a velocità moderata e che è ricaduta sul parabrezza.
Era venuta la tentazione di ripetere il passaggio ad andatura più sostenuta per vedere “l’effetto fa” ma la benzina costa, fare chilometri per nulla inquina…..
La stessa situazione è stata riscontrata in altre strade di Modena nella stessa giornata.
Perché viene da domandarsi?
Perché non vi è un accurata manutenzione delle caditoie che non devono essere pulite, se e quando ciò avviene, solo superficialmente, ma andando ad intervenire anche nella parte sottostante del pozzetto e in quella parte di tubo che porta alla fogna.
Nelle strade extra urbane la situazione è creata dalla mancata manutenzione; una volta vi erano gli stradini. Senza aprire degli scarichi laterali nel piccolo “argine” naturale che si crea con le crescita delle erbacce, l’acqua ristagna pericolosamente.
La presenza di questa tipologia di pozzanghere, specialmente nella notte, e di cui non si conosce la profondità, sono un grosso pericolo per la circolazione perché possono creare il fenomeno del “galleggiamento” della gomma senza che questa faccia presa sull’asfalto con conseguente perdita di controllo del mezzo stesso.
Questo è il motivo per cui non bisogna sfruttare l’altezza del battistrada finché lo stesso raggiunga uno spessore che non consenta di “scaricare” l’acqua ai suoi lati.