Sebastian Vettel ha chiaramente subito a livello psicologico la vittoria del 5° titolo da parte di Lewis Hamilton che ha così raggiunto i titoli vinti da Manuel Fangio per primo
Il recupero morale del pilota tedesco è quanto mai importante, per le prossime due gare stando ben attenti a non creare un ambiente di tensione che potrebbe avere delle conseguenze deleterie sia per il futuro iù prossimo sia per quello a più lunga scadenza.
L’impegno è sulla messa a punto della SF71H: bisogna che i tecnici della Ferrari abbiano il coraggio e la determinazione di continuare sulla strada intrapresa che ha già previsto dei passi indietro a fronte di situazioni aerodinamiche innovative che si sono dimostrate un po’ troppo “alternative” e difficili da gestire in pista dove non hanno dato l’attesa conferma a fronte di quanto emerso alla galleria del vento ed al simulatore.
Bisogna fare tesoro delle situazioni che si erano create in un passato lontano, quando, il caricare psicologicamente un pilota convincendolo che dove essere lui a sfruttare meglio se stesso ed il mezzo disponibile, si sono concluse non solo in clamorose sconfitte ma anche con tragici eventi.
Il recupero di 55 punti nei confronti della Mercedes, per il titolo costruttori, con 86 massimo disponibili è quanto di più “esasperato” si possa pensare. Il non mollare mai deve comunque essere un discorso realistico e non pindarico.
Il carico della situazione non può essere gravato solo sulle spalle di Vettel ma bisogna anche coinvolgere appieno Kimi Raikkonen che ora è libero da sudditanze relative alla necessità di concedere il punteggio massimo al compagno di squadra per cui può liberamente correre per la propria vittoria ed avere pertanto due piloti in grado di produrre i punti massimi necessari.