Le Red Bull ed in particolare motori della Renault nelle varie connotazioni di”marchio” hanno dominato la prima giornata di prove sul circuito di Città del Messico intitolato alla memoria dei fratelli Rodriguez.
L’aerodinamica ha avuto pertanto la meglio in funzione di un aria “rarefatta” ad oltre 2000 metri d’altezza a fronte della potenza erogata dai motori che non temono più di tanto la situazione in funzione della presenza del compressor che consente di “immettere>” nei cilindri la stessa quantità, o quasi, d’aria che spingono al livello del mare o sotto lo stesso come avviene a Baku.
Una cosa molto importante da valutare e sembra che su questo abbiano lavorato in particolare Ferrari e Mercedes ancora in lotta per i titoli iridati, è la valutazione della tipologia d’assetto aerodinamico e nello stesso tempo valutare il livello di dissipazione del calore dai radiatori in funzione della rarefazione dell’aria stessa.
Per questo motivo sono state apportate delle modifiche alle rispettive carrozzerie con aperture mirate, per non incappare in inconvenienti visto che all’ora della gara le temperature saranno “significative”.
La ricerca di un lavoro di precisione ha fatto si che in particolare Hamilton Raikkonen e Bottas siano rimasti abbastanza lontani dai vertici del crono registrati oggi. Solo Vettel lo si trova a stretto contatto con i piloti risultati più veloci e “capitanati” da Verstappen che solo nel finale ha dovuto interrompere il lavoro per un cedimento tecnico che ha ammutolito la sua monoposto.
Sembra sosia trattato dello stesso inconveniente che ha fermato, domenica scorsa, Ricciardo. La cosa potrebbe essere allarmante anche se in effetti le Red Bull dovrebbero essere delle avversarie, anche se solo di se stesse, ridimensionabili in qualifica ed in gara.
Averle nelle prime file è abbastanza fastidioso in particolare con la presenza di Verstappen che ha tutti i carismi per essere il castiga matti della Ferrari e di Vettel.
Sia pure con delle filosofie differenti tra di loro le Red Bull competitive potrebbe essere una gran bel cuscinetto tra Vettel e Hamilton.
Questo anche se al campione del mondo e capofila della attuale classifica piloti basta conquistare un 7° posto per riconfermarsi iridato, la situazione non è che sia tra le più tranquille per lui.