La Ferrari è sempre rossa nonostante abbia lasciato un pò di spazio al bianco sul cupolone motore sull’alettone e come è rossa vuole “caricare” per dare un esito positivo alla prima delle ultime spiagge per rimanere in lotta per il titolo iridato piloti.
“In una settimana può succedere di tutto. Sicuramente questo circuito è un po’ più favorevole alla nostra macchina e speriamo di fare un weekend migliore rispetto a quello della Russia. Stiamo cercando di settare la vettura al meglio per riavvicinarci alla Mercedes” parola di Sebastian Vettel in conferenza stampa.
“Abbiamo una macchina forte e robusta, altri possono pensare di no. In qualifica non siamo stati davanti, in gara di più, in molte gare non siamo stati abbastanza vicini e non abbiamo avuto il ritmo che speravamo, ma in generale abbiamo sempre duellato con la Mercedes. Penso che anche qui sarà lo stesso, speriamo di fare bene in qualifica per giocarcela meglio in gara. Le gare non sono facili, perché se segui troppo la vettura che ti precede le gomme si degradano. Ma penso che qui abbiamo più possibilità di fare bene”.
Accennando al biscotto Mercedes a Sochi Seb però ha chiarito:
“A Monza non eravamo nella stessa posizione di gara di Bottas e Hamilton a Sochi, non penso che siano gare da comparare. Ma questa è una domanda da fare al team”.
Vettel ha chiarito che le prossime gare bisogna affrontarle una alla volta, senza troppi calcoli.
“Non mi piace l’approccio ‘adesso o mai più’. So che ci sono ancora cinque gare. Dobbiamo cercare di attaccare ed arrivare primi, perché mi piace questa pista, che è la mia preferita al mondo. Non voglio fare questo tipo di congetture, voglio solo pensare a guidare al meglio”.
Ha concluso accennando al suo continua testa. testa con il Campione del mondo:
“Devo dire che quando ci sfidiamo in pista è sempre molto divertente. Lewis forse si è divertito di più a Sochi, perché è riuscito ad infilarmi alla curva 4. E’ sempre difficile, ma se si riesce è sempre molto divertente. Peccato solo che alla fine della gara non ho avuto la possibilità di stargli troppo vicino”.