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Produzione di serie

Il Motor Show non si farà più a Bologna ma si vedrà a Modena l’anno prossimo.

Gli organizzatori del Motor Show hanno alzato bandiera bianca e l’appuntamento di dicembre salta per lasciare spazio ad una edizione completamente diversa presso lo spazio espositivo di Modena.

Se hanno fallito a Bologna dove vi era la tradizione che risaliva al 1976 figuriamo cosa può succedere a Modena che non ha gli spazi adeguati al concetto della Chermesse di allora.

Sopra tutto non ha lo spazio complessivo presente a Bilogna né quello dove creare quegli eventi agonistici che erano la base dell’interesse di coloro che visitavano gli stand andavano a vedere quello che interessava e poi rientravano per proseguire la propria visita agli stand attratti più dalle hostess che dal vero interesse per quanto esposto.

Modena non ha una Ferrovia che possa portare il pubblico, con una fermata dedicata, all’interno della Fiera, e quindi deve arrivare obbligatoriamente in macchina.

In una zona in cui basta un niente per bloccare il traffico anche per ore se la presenza del pubblico è interessante ed ha spazi di parcheggio limitati.

In ragione di ciò e di quanto già organizzato di pseudo-analogo, in passato, sia pure con nomi differenti non si capisce come una cosa che ha generato un passivo di oltre 1,5 milioni di euro, in un luogo “dedicato” e storico possa risultare economicamente attivo a Modena dove sinora il numero delle presenze del pubblico è sempre stato decisamente lontano a quanto avviene in analoghe manifestazioni come a Torino 600.000 visitatori a Padova, a Milano.

Le case automobilistiche non sono poi, più interessate ai saloni, in Italia spariti e che resistono solo in alcuni posti come Ginevra.

Viene da domandarsi una cosa perché non portano a Modena il Cersaie anch’esso ridotto ai minimi termini per i giorni d’apertura, nella provincia in cui la ceramica è regina.