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Sebastian Vettel ha quasi consegnato il titolo mondiale nelle mani di Hamilton. Lo spread è salito a 30 punti per la classifica piloti e a 25 per quella costruttori. Sono infatti 5 i punti da recuperare in ogni gara per il sorpasso finale.

La Ferrari è stata sconfitta e “umiliata” in casa propria, a Monza dopo un fine settimana che aveva colorato di rosso l’autodromo, creando aspettative ed illusioni che non si sono concretizzate.

Il clima, che avrebbe dovuto essere a favore delle rosse, con cielo sereno e caldo secondo le previsioni, si è dimostrato quasi un asso nella manica della Mercedes quando il gioco si è fatto duro con un Hamilton che ha fatto tutto veramente da solo, senza dover ricorrere al supporto di Bottas che è arrivato terzo.

Sebastian Vettel non ha detto la frase “abbiamo perso in casa mostra” come Lewis Hamilton, vero protagonista e trionfatore, grazie anche alle astuzie di casa Mercedes, non ha detto ” abbiamo vinto in casa loro”.

Ora la situazione punti è veramente molto critica visto che mancano 7 gare alla fine del campionato. Nella classifica piloti, Vettel ha visto il proprio distacco salire a 30 punti, mentre la classifica costruttori ha raggiunto quota 25.

In pratica il tedesco deve recuperare 5 punti a gara, su Hamilton, per diventare iridato e l’accoppiata con Raikkonen ne deve recuperare 4 per quello costruttori.

Domani a Maranello, di sicuro, vi sarà un debriefing incandescente visto che vi saranno argomenti da trattare a 360° ed il nuovo Amministratore Delegato Louis Camilleri avrà la sua gatta da pelare anche perché dovrà conoscere un lato non proprio “sorridente” della situazione in casa Ferrari quando si perde e si commettono errori, dopo l’esaltazione raggiunta nella giornata di sabato.

Hanno sbagliato tutti, nessuno escluso, ed ognuno deve affrontare le proprie responsabilità per l’ansiosa situazione che si è venuta a creare.

Raikkonen potrebbe diventare la vittima sacrificale con il mancato rinnovo del contratto, perché potrebbe essere incolpato di non avere dato subito strada a Vettel alla staccata della prima curva, anzi.

Quella che sino a 24 ore prima era un apoteosi tecnica, nella gara si è dimostrata con delle evidenti carenze nella gestione delle gomme, nella parte finale della gara, quando Hamilton ha inferto il secondo colpo ” mortale” all’orgoglio ferrarista.

Il primo era stata la presa di responsabilità in proprio nella propria gestione della gara, andando subito all’attacco dell’accoppiata Ferrari che ha pasticciato ed ha “eliminato”, involontariamente e quindi senza sanzionabilità, il suo avversario diretto Sebastian Vettel che non ha fatto tesoro, forse non glielo hanno nemmeno detto, dei due casi analoghi avvenuti in passato sempre in Ferrari e sempre con i piloti in lotta per il titolo iridato.

Prost vs Senna, quando il brasiliano ha portato fuori pista e fuori dalla possibilità di vincere il titolo anche allora in recupero punti il francese alla prima curva nella gara decisiva e quando Irvine, con una staccata al limite nel 1999, portò Schumacher a sbagliare e andare fuori pista con le gravi conseguenze fisiche alle gambe.

Vettel non doveva assolutamente resistere, come ha fatto, in seconda variante e lasciare andare Hamilton, che peraltro era a favore di traiettoria, per preparare poi, con quella calma che ha dimostrato di avere perso, un attacco che di certo sarebbe stato meglio e più redditizio, rispetto al riprendere una gara per ultimo, con rientro ai box per interventi sulla monoposto danneggiata e cambio gomme che ha dimostrato come le informazioni raccolte nelle prove non si sono dimostrate il massimo della vita, per quanto fosse la “resistenza” alla distanza dei battistrada a mescola soft.

Errata anche la strategia per la gara, nella gestione del primo set di pneumatici, abboccando all’amo del possibile rientro anticipato di Hamilton, simulato dalla Mercedes,

Il campione del mondo invece di giri ne ha poi effettuati quei tanti in più che alla fine si sono dimostrati determinanti per avere la stessa tipologia di battistrada, ma con meno percorrenza e quindi con minori sollecitazioni, per superare Raikkonen e togliergli la sua prima vittoria dell’anno.

Sulla SF71H del finlandese, in particolare, il problema si è manifestato sulla posteriore sinistra ed era talmente evidente da essere immortalato dalle immagini televisive.