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A Monza la protagonista è stata la pioggia della mattinata cui ha poi fatto seguito un asfalto asciutto ma un pò troppo freddo

Una pioggia battente, all’inizio della mattinata, ha fatto si che i team abbiano girato molto. a Monza. per raccogliere dati sul come utilizzare le varie tipologie di gomme: pioggia, intermedie e slick.

Si sono cercati quei tempi sul giro che possono rappresentare i delta nell’utilizzo tra le varie tipologie di battistrada in funzione delle variazioni di aderenza del tracciato entro cui intervenire, per passare, eventualmente in gara, da un tipo di gomma all’altra.

Monza ha dimostrato la propria peculiarità di pista che ha sempre un qualcosa da dire, da una parte, e da richiedere, dall’altra, in una giornata in cui ha, alla fine, messo a disposizione degli ingegneri e dei piloti tutta la gamma delle opportunità possibili per i prossimi due giorni di lavoro.

Durante le prove, in tutti i reparti corse delle squadre top, si è lavorato ai simulatori per dare informazioni, sulle possibili alternative, da proporre, in diretta, agli uomini presenti in pista ed accelerare pertanto lo sviluppo delle monoposto, spingendosi ben oltre.

Questa tipologia di lavoro continuerà anche nelle prossime ore, notte compresa. nonché nella prima mattinata di domani. Questo in funzione delle conoscenze che si avranno sul clima “istantaneo” prima dell’inizio dell’ultima sessione di prove e quindi delle qualifiche.

In tutto il caleidoscopio delle opportunità possibile è stata fatta esclusione solo dell’opportunità di avere una temperatura elevata sia dell’aria sia dell’asfalto e quindi di capire quale sarà la migliore mescola da utilizzare, nell’alternanza della gara, anche in funzione del carico di carburante e sapere il loro livello di consumo.