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Piero Ferrari dona al Comune il garage costruito sulla sede della ex Scuderia per evitare l’abbattimento, un garage mai decollato per la sosta

IL GARAGE FERRARI nato “distruggendo” uno dei miti storici della Modena città dei motori, la sede della mitica Scuderia Ferrari degli anni 30 e di cui non è stato mantenuto nulla che la potesse ricordare, passa ora nella proprietà dl Comune di Modena.

Una decisione “obbligatoria” da parte della proprietà riconducibile alla famiglia Ferrari per evitarne la demolizione, fermo restando di come la cosa avrebbe potuto aver seguito senza problemi strutturali di stabilità per quell’obrobrioso palazzone che lo affianca ad altezze variabili in quanto anch’esso realizzato in strane circostanze edilizie.

Il Garage Ferrari non è mai effettivamente decollato come struttura di supporto alla sosta per il centro storico nonostante si trovasse in una posizione quasi ideale, decisamente più “attiva” per quanto riguarda la presenza degli uffici amministrativi e finanziari che in centro sono quasi tutti posizionati, allora in particolare, ad est della Ghirlandina a fronte di quello che oggi viene osannato come parcheggio principe al parco Novi Sad.

Come se questo non bastasse azioni legali decennali avevano portato all’annullamento delle licenze edilizie a procedere che a suo tempo erano state rilasciate dall’amministrazione comunale, anche questa cosa stranissima, quanto meno.

“La realizzazione di un parcheggio multipiano a servizio del centro storico e delle sue adiacenze era l’intenzione originale di mio padre – ricorda Piero Ferrari – al quale venne chiesto nel 1986, dall’allora assessore all’Urbanistica Pier Camillo Beccaria e dal sindaco Mario Del Monte, di riconvertire a parcheggio la sede delle ex Officine Ferrari. Poi lui non vide il completamento dell’opera, che inaugurammo il 7 giugno del 1989, ma sulla scorta di quello spirito originario già nel dicembre del 2015 manifestai al sindaco con una lettera la volontà di donare l’intero immobile alla città”.