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Ferrari l’eredità di Sergio Marchionne un Ebit trimestrale record… …si profila un altro grande ann0

• Consegne totali pari a 2.463 unità, in aumento di 131 unità (+5,6%)
• Ricavi netti pari a Euro 906 milioni, in calo di pochi milioni, ma in aumento del +1,4% a cambi
costanti
• Adjusted EBITDA(1) pari a Euro 290 milioni, +7,0%, con un margine che si colloca al 31,9%
• Adjusted EBIT(1) pari a Euro 217 milioni, +7,5%, con un incremento del margine di 200 pbs al
23,9%
• Utile netto pari a Euro 160 milioni, +18,1%
• Indebitamento industriale netto(1) pari a Euro 472 milioni (Euro 442 milioni escluso il riacquisto di
azioni proprie)
• Confermato l’outlook per il 2018
• Capital Markets Day il 17 e 18 settembre 2018, dedicato ai piani in atto per raggiungere gli
obbiettivi di medio termine al 2022 Semestre chiuso al 30 giugno,
(In milioni di Euro, salvo diversamente indicato)
Trimestre chiuso al 30 giugno,
Variazione 131 6% (14) (1,6%) 21 8% 20 7% 16 8% 15 7% 24 18% 23 17% 0,13 18% 0,13 18%
0,12 17% 0,12 17%
Variazione (59)

Siamo addolorati per la perdita di Sergio Marchionne e i nostri pensieri vanno ai suoi cari. La Società conferma l’impegno a perseguire i valori da lui incarnati e a realizzare la sua visione con immutata determinazione, ambizione e passione, nel solco dell’eredità di Enzo Ferrari.
1 Si veda in proposito la specifica nota in tema di “misure finanziarie non-GAAP”.
Risultati finanziari Q2 2018

Nel secondo trimestre del 2018 le vetture consegnate hanno raggiunto le 2.463 unità, con un incremento di 131 unità o del 5,6% rispetto all’anno precedente. Questo risultato è stato trainato da un aumento del 22,6% delle vendite dei nostri modelli a 12 cilindri (V12), mentre i modelli a 8 cilindri (V8) sono aumentati dell’1,0%. La solida performance dei modelli V12 è stata guidata principalmente dalla 812 Superfast. Questo risultato è stato in parte compensato dalla F12berlinetta, giunta a fine produzione, dalla F12tdf, che nel 2017 ha concluso il suo ciclo di vita, e dal calo delle vendite del modello LaFerrari Aperta, che sta per terminare il suo ciclo di produzione limitato. La performance dei modelli V8 è stata sostenuta soprattutto dalla famiglia 488. Le prime, limitate consegne della Ferrari Portofino, lanciata di recente, hanno in parte compensato la fine produzione della California T.
La regione EMEA(3) ha registrato un aumento del 7,2% con una ripresa nel Medio Oriente. Le Americhe(3) hanno registrato una crescita del 6,6%. Cina, Hong Kong e Taiwan(3), su base aggregata, sono cresciuti del 26,4% mentre il resto dell’APAC(3) ha
2 I risultati sono stati predisposti in conformità con i Principi Contabili Internazionali (IFRS) emanati dall’International Accounting Standards Board e IFRS, omologati dall’Unione Europea.
3 La regione EMEA comprende: Italia, Regno Unito, Germania, Svizzera, Francia, Medio Oriente (comprendente Emirati Arabi Uniti, Arabia Saudita, Bahrain, Libano, Qatar, Oman e Kuwait) e Resto dell’EMEA (comprendente l’Africa e gli altri mercati europei non indicati separatamente); le Americhe comprendono: Stati Uniti d’America, Canada, Messico, Caraibi e America centrale e meridionale; Cina, Hong Kong e Taiwan comprendono, su base aggregata: Cina, Hong Kong e Taiwan; il Resto della regione Asia Pacifico (APAC) comprende principalmente: Giappone, Australia, Singapore, Indonesia, Corea del Sud, Thailandia e Malesia.

Nel secondo trimestre del 2018 i ricavi netti sono diminuiti di pochi milioni ai cambi correnti a Euro 906 milioni, ma sono cresciuti di +1,4% a cambi costanti. I ricavi da Automobili e parti di ricambio(4) (Euro 670 milioni, +0,2%) sono aumentati leggermente rispetto all’anno precedente, supportati dai maggiori volumi di vendita guidati dalla 812 Superfast e delle famiglie 488 e GTC4Lusso, oltre che dalle prime consegne della Ferrari Portofino, lanciata di recente. Positivo il mix grazie ai modelli V12, al pricing e alle prime consegne dell’edizione strettamente limitata della Ferrari J50. Questo risultato è stato in parte compensato dalla California T e dalla F12berlinetta, giunte a fine produzione, dalla F12tdf, che nel 2017 ha concluso il suo ciclo di vita, dal calo delle vendite del modello LaFerrari Aperta, che sta per terminare il suo ciclo di produzione limitato, e dallo sfavorevole andamento dei cambi. I ricavi(5) da motori (Euro 80 milioni, -20,2%) hanno registrato un calo delle vendite a Maserati, dovuto a volumi inferiori dei motori. I ricavi da sponsorizzazioni, proventi commerciali e relativi al marchio(6) (Euro 127 milioni, +2.1%) sono aumentati di Euro 3 milioni grazie
4 Sono inclusi i ricavi netti generati dalle consegne dei nostri veicoli, inclusi i ricavi relativi a personalizzazioni di tali veicoli e i ricavi relativi alla vendita di parti di ricambio.
5 Sono inclusi i ricavi netti generati dalla vendita di motori a Maserati per i suoi veicoli e i ricavi generati dalla fornitura di motori ad altre scuderie di Formula 1.
6 Sono inclusi i ricavi netti ottenuti dalla Scuderia di Formula 1 tramite accordi di sponsorizzazione e la nostra quota dei ricavi commerciali del Campionato Mondiale di Formula 1, oltre ai ricavi netti generati attraverso il marchio Ferrari, inclusi i ricavi generati da merchandising, concessione di licenze e royalties.
7 Sono inclusi soprattutto gli interessi attivi generati dalle nostre attività dei Financial Services e i ricavi netti derivanti dalla gestione dell’Autodromo del Mugello.

L’Adjusted EBIT(1) del Q2 2018 si è attestato a Euro 217 milioni, con un incremento di Euro 15 milioni (+7,5%) rispetto all’anno precedente. Questo risultato va attribuito ai maggiori volumi (Euro 12 milioni), ottenuti grazie alla 812 Superfast e alle famiglie 488 e GTC4Lusso, a cui si aggiungono le prime consegne della Ferrari Portofino. Il mix / prezzo ha beneficiato dell’impatto positivo (Euro 8 milioni) della solida performance dei modelli V12 e dell’aumento del pricing, oltre che delle prime consegne dell’edizione strettamente limitata della Ferrari J50. Questo risultato è stato in parte compensato dal calo delle vendite del modello LaFerrari Aperta, che sta per terminare il suo ciclo di produzione limitato. I costi di ricerca e sviluppo / i costi industriali sono leggermente diminuiti (Euro 2 milioni) principalmente per le minori spese nelle attività di Formula 1. I cambi, incluse operazioni di copertura, hanno avuto un impatto negativo (Euro 32 milioni), perlopiù a causa del deprezzamento dello USD, del JPY e del GBP rispetto all’Euro. L’incremento della voce “Altro” (Euro 26 milioni) è ascrivibile soprattutto a maggiori ricavi da sponsorizzazioni e al miglior posizionamento nelle classifiche del Campionato 2017 rispetto al 2016, in parte compensati dal calo delle vendite a Maserati e delle attività legate al marchio.
L’aliquota fiscale nel trimestre è stata ridotta soprattutto grazie all’effetto dell’aumento della soglia di detrazione dei costi di ricerca e sviluppo e degli ammortamenti, in conformità alle disposizioni fiscali italiane.

4 Sulla base delle voci precedentemente descritte, l’utile netto per il secondo trimestre 2018 si è attestato a Euro 160 milioni, facendo registrare un incremento di Euro 24 milioni (+18,1%).
Il free cash flow industriale(1) dei tre mesi conclusi il 30 giugno 2018 si è attestato a Euro 93 milioni, trainato dal forte Adjusted EBITDA(1). Questo risultato è stato in parte compensato dal saldo dell’imposta del 2017 e dal primo acconto d’imposta del 2018, che sono stati ridotti per effetto dell’aumento della soglia di detrazione dei costi di ricerca e sviluppo, oltre che da spese in conto capitale per Euro 127 milioni a supporto dell’ampliamento e della ibridizzazione della nostra gamma di prodotti, in linea con la crescita dei volumi prevista nel periodo 2019-2022.
Al 30 giugno 2018 l’indebitamento industriale netto(1) – dopo il riacquisto di azioni proprie per Euro 30 milioni e il pagamento dei dividendi per Euro 136 milioni (inclusi Euro 2 milioni di dividendi alla partecipazione di minoranza) – si è attestato a Euro 472 milioni, sostanzialmente in linea con Euro 473 milioni al 31 dicembre 2017.
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Risultati finanziari Q2 2018
Confermato l’outlook per il 2018
Il Gruppo stima le seguenti prospettive per il 2018:
• Consegne: >9.000 unità, incluse le supercar
• Ricavi netti: >Euro 3,4 miliardi
• Adjusted EBITDA: ≥ Euro 1,1 miliardi
• Indebitamento industriale netto: < Euro 400 milioni, inclusa una distribuzione dei dividendi ai possessori di azioni ordinarie ed esclusi potenziali riacquisti di azioni • Spese in conto capitale: ~ Euro 550 milioni Capital Markets Day Il management illustrerà i piani e le iniziative in atto per raggiungere gli obbiettivi di medio termine al 2022, annunciati in precedenza dalla Società, al Capital Markets Day a Maranello il 17 e 18 settembre 2018. Formula 1 La Scuderia Ferrari lotta ai vertici per la stagione 2018 e i risultati sono: 15 podi in 12 competizioni, con 4 gare vinte da Sebastian Vettel finora. Il motore turbo 3.9 V8 vince “The International Engine of the Year Award” L'ultima versione del motore V8 turbo Ferrari, che equipaggia in varie forme tutte le vetture della Casa con motore a 8 cilindri, è stata nominata miglior motore al mondo per il terzo anno consecutivo agli International Engine of the Year Awards 2018. In aggiunta il V8 turbo è stato votato miglior motore degli ultimi 20 anni. Ferrari ottiene il premio “Red Dot: Best of the Best” per il quarto anno consecutivo Per il quarto anno consecutivo Ferrari si è aggiudicata il premio “Red Dot: Best of the Best” per l'innovativo design della Ferrari Portofino, lanciata di recente. La giuria, composta da designer internazionali, ha inoltre assegnato a Ferrari due premi Red Dot per l'eccezionale qualità del design della 812 Superfast e della FXX K EVO. 6 Eventi successivi alla chiusura del trimestre Il 21 luglio 2018 il Consiglio di Amministrazione di Ferrari N.V. ha appreso con profonda tristezza che il Presidente e Amministratore Delegato Sergio Marchionne non avrebbe ripreso la sua attività lavorativa. Il Consiglio ha quindi nominato John Elkann Presidente non esecutivo e ha deciso di proporre all’Assemblea degli Azionisti, da convocare successivamente, di nominare Louis C. Camilleri Executive Director e Amministratore Delegato. In attesa della conferma dell’Assemblea degli azionisti, il Consiglio ha anche attribuito a Louis C. Camilleri le piene deleghe necessarie a garantire continuità all’operatività dell’azienda. Il 25 luglio 2018 il Consiglio di Amministrazione con grande tristezza ha appreso che Sergio Marchionne è mancato. Il Consiglio e la Società hanno espresso la loro gratitudine per il contributo straordinario da lui offerto negli anni recenti alla guida di Ferrari. Il 27 luglio 2018 la Società ha annunciato la pubblicazione dell’agenda e delle note esplicative per l’Assemblea degli Azionisti, convocata il 7 settembre 2018 ad Amsterdam. Come proposto dal Consiglio di Amministrazione del 21 luglio 2018, l’Assemblea sarà chiamata a deliberare sulla nomina di Louis C. Camilleri. 7 Informazioni su Ferrari Ferrari è tra i marchi del lusso leader a livello mondiale e si occupa del design, della progettazione, produzione e vendita di auto sportive di lusso ad altissime prestazioni più famose al mondo. Il marchio Ferrari è simbolo di esclusività, innovazione, prestazioni sportive all’avanguardia e design italiano. La storia e l’immagine delle auto Ferrari sono strettamente legate al team di Formula 1 Scuderia Ferrari, la squadra che ha ottenuto più successi nella storia della Formula 1. Dal 1950, anno in cui ha avuto inizio la Formula 1, fino a oggi, la Scuderia Ferrari ha vinto 233 Gran Premi, 16 titoli del campionato mondiale costruttori e 15 titoli del campionato mondiale piloti. Ferrari progetta e produce i propri veicoli a Maranello, Italia, e li vende in oltre 60 mercati in tutto il mondo. Dichiarazioni previsionali Il presente documento, e in particolar modo il paragrafo relativo all’“Outlook per il 2018” e “Mid-term Outlook al 2022”, contiene dichiarazioni previsionali. In alcuni casi tali affermazioni possono essere caratterizzate da termini quali “può”, “sarà”, “si prevede”, “potrebbe”, “dovrebbe”, “intende”, “stima”, “prevede”, “crede”, “rimane”, “in linea”, “successo”, “crescita”, “progetto”, “target”, “obiettivo”, “risultato”, “previsione”, “proiezione”, “aspettativa”, “prospettiva”, “piano” o termini simili. Le dichiarazioni previsionali non costituiscono una garanzia o promessa da parte del Gruppo riguardo ai risultati futuri. Piuttosto, sono basate sulle aspettative e proiezioni attuali del Gruppo circa eventi futuri e, per loro stessa natura, sono soggette a rischi e incertezze. Tali dichiarazioni si riferiscono ad eventi, e dipendono da circostanze, che potrebbero effettivamente verificarsi o non verificarsi in futuro. Pertanto, è opportuno non fare indebito affidamento su tali affermazioni. I risultati effettivi del Gruppo potrebbero differire significativamente da quelli indicati nelle dichiarazioni previsionali a causa di una serie di fattori, tra cui: la capacità del Gruppo di preservare e di incrementare il valore del marchio Ferrari; il successo del team Ferrari di Formula 1 e le spese del Gruppo relative alle attività in Formula 1; la capacità del Gruppo di tenersi al passo con i progressi tecnologici delle autovetture ad alte prestazioni e di creare progetti accattivanti per i propri nuovi modelli; le sfide e i costi relativi all’integrazione della tecnologia ibrida in misura più ampia nella gamma del Gruppo nel corso del tempo; l’abilità del Gruppo di preservare la sua relazione con i collezionisti di automobili e la comunità di appassionati; la strategia del Gruppo di produrre limitate quantità di autovetture; la capacità di Maserati, il cliente dei motori del Gruppo, di vendere le proprie quantità programmate di autovetture; i cambiamenti nelle scelte dei clienti e dei trend del settore automobilistico; i cambiamenti nel contesto economico generale e i cambiamenti nella domanda dei beni di lusso, incluse le autovetture di lusso ad alte prestazioni, la cui domanda è altamente volatile; l’impatto della crescente rigida economia del carburante, delle emissioni e degli standard di sicurezza, inclusi i costi di compliance, e ogni cambiamento richiesto per i suoi prodotti; la capacità del Gruppo di raggiungere con successo la propria strategia di crescita e, in particolare, la capacità del Gruppo di aumentare la propria presenza in Paesi con mercati emergenti; la capacità del Gruppo di onorare e rifinanziare il suo debito; la concorrenza nell’industria automobilistica di lusso ad alte prestazioni; l’affidamento su un numero di persone chiave fra dirigenti e dipendenti e l’abilità del suo attuale team manageriale di operare e gestire con efficacia; il rendimento della rete commerciale dei rivenditori del 8 Gruppo dal quale il medesimo Gruppo dipende per vendite e servizi; gli incrementi dei costi, le interruzioni di offerta o le carenze di componenti e di materie prime; le interruzioni negli stabilimenti di produzione a Maranello e a Modena; la capacità del Gruppo di dotarsi o fornirsi di un adeguato accesso al finanziamento per i propri rivenditori e clienti, e rischi associati; il rendimento delle licenze del Gruppo per i prodotti Ferrari; la capacità del Gruppo di proteggere i propri diritti di proprietà intellettuale e di evitare violazioni di diritti di proprietà intellettuale altrui; campagne di richiamo dei prodotti, azioni di responsabilità e garanzie sul prodotto; adeguamento continuo ai regolamenti doganali delle varie giurisdizioni; relazioni sindacali e accordi collettivi; fluttuazioni dei tassi di cambio, variazioni dei tassi d’interesse, rischio di credito e altri rischi di mercato; cambiamenti delle politiche e dei regolamenti di imposte, tariffe e fiscali, nonché delle condizioni politiche e lavorative nelle giurisdizioni in cui il Gruppo opera; la capacità di assicurare che i suoi dipendenti, agenti e rappresentanti siano conformi alle leggi e ai regolamenti applicabili; l’adeguatezza della copertura assicurativa del Gruppo a proteggerlo da potenziali perdite; potenziali conflitti di interesse per la presenza di amministratori e dirigenti del Gruppo che rivestono le medesime cariche presso il maggior azionista del Gruppo; l’abilità di mantenere la funzionalità e l’efficienza delle operazioni del suo sistema tecnologico informatico e altri fattori descritti altrove nel presente documento. Le dichiarazioni previsionali contenute nel presente documento devono considerarsi valide solo alla data del presente documento e la Società non si assume alcun obbligo di aggiornare o modificare pubblicamente tali dichiarazioni. Ulteriori informazioni riguardanti il Gruppo e le sue attività, inclusi taluni fattori in grado di influenzare significativamente i risultati finanziari del Gruppo, sono contenute nei documenti depositati dalla Società presso la Securities and Exchange Commission (U.S.), l’AFM e la CONSOB. Per ulteriori informazioni: Media Relations 9 Misure finanziarie non-GAAP Le attività sono monitorate tramite l’applicazione di varie misure finanziarie non-GAAP che potrebbero non essere paragonabili a misure così definite e adottate da altre società. Di conseguenza, investitori e analisti dovranno usare la dovuta prudenza nel confrontare tali misure finanziarie supplementari con misure finanziarie simili adottate da altre società. Riteniamo che tali misure finanziarie supplementari rappresentino parametri comparabili della performance finanziaria, tali da facilitare il compito del management di individuare i trend operativi e di prendere decisioni sulle spese, l’allocazione delle risorse e altre decisioni operative. Alcuni totali indicati nelle tabelle incluse in questo documento potrebbero non corrispondere a causa degli arrotondamenti. L'Indebitamento industriale netto è definito come l'indebitamento netto totale esclusa la porzione finanziata del portafoglio di crediti finanziari autoliquidanti; è il parametro principale per l'analisi della leva finanziaria e della struttura del capitale ed è uno degli indicatori chiave usato per misurare la nostra posizione finanziaria. (In milioni di Euro) Indebitamento industriale netto Porzione finanziata del portafoglio di crediti finanziari autoliquidanti Indebitamento netto Disponibilità liquide e mezzi equivalenti Indebitamento lordo Il free cash flow e il free cash flow da attività industriali sono due dei principali indicatori chiave della performance usati dal management per misurare la performance del Gruppo. Il free cash flow è definito come la disponibilità liquida netta generata dalle attività operative meno i flussi di cassa assorbiti dalle attività d'investimento. Il free cash flow da attività industriali è definito come il free cash flow rettificato per tenere conto delle variazioni del portafoglio dei crediti finanziari auto liquidanti. Il flusso di cassa assorbito dalle attività d’investimento per il semestre chiuso il 30 giugno 2017 non comprende i proventi dall’esercizio dell’opzione Delta Topco di Euro 8 milioni. 9 Il free cash flow da attività industriali per i 3 e i 6 mesi chiusi il 30 giugno 2018 comprende Euro 5 milioni di “quick refund” (rimborso di ritenute alla fonte) agli azionisti che soddisfano i requisiti per l'esenzione. Il free cash flow da attività industriali per i 3 e i 6 mesi chiusi il 30 giugno 2017 comprende Euro 5 milioni di “quick refund” (rimborso di ritenute alla fonte) agli azionisti che soddisfano i requisiti per l'esenzione.