Categorie
Senza categoria

Assicurazioni: sempre maggiori vincoli anti frode anche in caso di cambio di compagnia, dopo un incidente

Si aggiorna l’attestato di rischio:

L’attestato di rischio è il documento che certifica la storia assicurativa del proprietario di un veicolo ed è indispensabile per poterli assicurare.

Queso documento non ha più la forma cartacea dal 1° luglio 2015 ed ha assunto forma digitale. èLo si può consultabile sui siti delle compagnie e nella Banca Dati gestita dall’Ania sotto il controllo dell’Ivass (Istituto di vigilanza sulle assicurazioni).

L’attestato di rischio è dinamico ovvero riporta anche gli incidenti che sono stati denunciati in ritardo comunque pagati nei 5 anni precedenti. Serie di dati che permettono alle compagnie di avere maggiori informazioni sul proprio cliente.

Questa nuova formulazione determina, al rinnovo dell’assicurazione, una penalizzazione (malus) per l’assicurato che ha causato incidenti, sia che resti con la stessa compagnia sia che la cambi nel tentativo di “sfuggire” al malus.

Per sinistro tardivo si tratta di un incidente che viene denunciato in ritardo, spesso dopo oltre un anno da quando è avvenuto e pagato dalla compagnia negli ultimi 60 giorni di un contratto RC Auto, o dopo la sua scadenza.

Se l’assicurato cambia compagnia e contemporaneamente denuncia l’incidente in ritardo, ne impedisce la registrazione nell’attestato di rischio.
In questo modo, all’assicurato viene applicato il bonus anziché il malus a danno degli altri assicurati.

Con la nuova procedura d’attestato di rischio dinamico questo comportamento scorretto e in malafede, non sarà più possibile.

Nel tutto si evolve anche il sistema bonus-manus che premia (bonus) chi non provoca incidenti e penalizza (malus) chi invece ne ha la responsabilità.

L’applicazione del bonus o del malus fa riferimento ad una pagella contenuta nell’attestato di rischio (tabella della sinistrosità pregressa).
Questa pagella oggi registra gli incidenti degli ultimi 5 anni, mentre a partire dal prossimo 1° gennaio 2019 è previsto che, di anno in anno fino al 2023, la stessa progressivamente venga estesa a 10 anni.