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Hungaroring: dal caldo torrido di una pentola a pressione alla possibilità di violenti temporali

Nel fine settimana sul circuito dell’Hungaroring piloti e squadre avranno la stessa tipologia di mescola per il battistrada che hanno utilizzato in occasione del G.P. di Germania. Tra i due tracciati vi è infatti un assonanza: il “motodrom” in Germania e la serie continua di curve strette e tortuose alla periferia di Budapest, ma con una radicale differenza: i pneumatici sul circuito magiaro lavorano senza sosta su un giro relativamente corto.

Anche in questo appuntamento il fornitore unico ha proposto il ‘salto’ di mescola nella nomination, che comprende medium, soft e ultrasoft.
Per la prima volta verranno usati i pneumatici ultrasoft su questo tracciato, difficile per la presenza di parecchi dossi.
Qui è molto difficile sorpassare: le qualifiche pertanto sono particolarmente importanti, così come formulare una corretta strategia di gara.

Maneggevolezza e agilità, caratteristica delle Red Bull sono i due elementi chiave su questo tracciato, a fronte della potenza massima erogata dal motore.

Viene enfatizzato maggiormente il grip meccanico anziché quello aerodinamico, nonostante i livelli di deportanza elevati.
Nel 2017, Sebastian Vettel ha vinto con una strategia a una sosta da supersoft a soft e deve riscattarsi dall’errore commesso in Germania.

L’espressione di Vettel subito dopo il suo ritiro foto per concessione Ferrari spa.