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Un segnale stradale “trappola” e difficile da individuare quello delle infrazioni semaforiche in via Cucchiari

La segnaletica è uno dei punti carenti della viabilità nazionale ed a questa carenza non sfugge la città di Modena dove molti segnali hanno un secondo fine: solo quello di rispettare i termini di legge, per avvisare, in particolare, della presenza per gli apparecchi che registrano le infrazioni.

Sono però posizionati in situazioni ambigue e spesso inseriti in una florescenza di segnali che li rendono molto meno individuabili di come sarebbe logico che fossero in “beata” solitudine.

L’importante, per legge, è che vi siano, ma non si fa nessun riferimento alla loro assoluta visibilità, come sarebbe logico per la tanto sbandierata “sicurezza Stradale” ed il fatto che vi siano, limita le contestazioni del caso.

La prima risposta che vi danno le amministrazioni è quella della carenza di risorse economiche per cui si rende necessario sfruttare al massimo la presenza dei pali di supporto, se poi il segnale è al settimo cielo, come quello in oggetto, quasi più in alto a fronte del segnale che rappresenta la fermata a richiesta del trasporto pubblico cittadino e per rendere visibile lo stesso, poco importa.

Non solo, vi sono questi casi in cui è scarsamente individuabile ma anche quelli in cui sono nascosti dietro le fronde di una pianta, poco importa.

Dietro le fronde degli alberi e dietro i cespugli, a Modena, vi sono spesso anche le lanterne dei semafori poste sul margine destra della carreggiata.

E’ ovvio che la cosa ha uno scopo ben preciso far affluire quanti più liquidi possibili nelle casse della pubblica amministrazione che poi ne reinveste solo una piccola parte nella manutenzione della mobilità.