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Sebastian Vettel mette un primo inequivocabile tassello per la sua prima vittoria al G.P. di Germania con la Pole

per concession Ferrari spa

Sebastian Vettel ha messo un primo importantissimo tassello per poter finalmente vincere, domani, in G.P. di Germania sul circuito di casa.

Ha siglato una pole inequivocabile, sbriciolando il precedente record del suo idolo Michael Schumacher, che dimostra come il risico dei miglioramenti che i tecnici della Ferrari gli propongono di gara in gara, sulla SF71H, consentono di mantenere un ritmo prestazioneale che non solo è senza precedenti ma costringe la Mercedes a dover inseguire e spremere ogni dove i limiti d’affidabilità dei singoli componenti che stanno dimostrando, non vogliamo pensare che vi siano sabotaggi nei confronti della monoposto di Hamilton, di essere oltre ogni limite.

Da un primo cedimento dell’idroguida, con brutta escursione fuori pista, ne sono seguiti altri danni, tutti da verificare, nella parte inferiore per alcuni sobbalzi sui cordoli che potrebbero costargli altri arretramenti a fronte della attuale 14a posizione.

A tenere comunque alto l’onore della Mercedes, sulla circuito di casa ci pensa Valtteri Bottas che ha saputo inserirsi tra le due Ferrari, spingendo Raikkonen, cui è mancato qualcosa, in seconda fila affiancato da Verstappen che lamenta un ritardo decisamente consistente.

All’appello dei top manca Lewis Hamilton che sta vivendo un gran brutto momento dal punto di vista psicologico.

Lo dimostrano i tentativi disperati di spingere la monoposto ai box per vedere se il guasto, che lo ha fermato, fosse riparabile.

E’ stato decisamente stoppato in questo tentativo dai commissari di pista

Un guasto “grave” visto che l’ordine di spegnere e fermare la monoposto è stato perentorio.

Anche questa gara per lui parte tutta in salita, anche e con meno recuperi da fare a fronte del recente passato. Analoghi problemi anche per Ricciardo che parte come un fanalino di cosa.

Mancati questi big le Haas non si sono lasciate sfuggire la terza fila seguire dalle Renault e da Leclerc che ha così confermato come i motori Ferrari oggi siano veramente un plus irrinunciabile per essere ai vertici.