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A metà luglio qualcosa di nuovo sotto la Ghirlanda arriveranno le macchine più prestigiose che hanno fatto la storia della mobilità prima del 1940

Domenica 15 luglio nell’anfiteatro naturale di p.za Roma saranno ospitate 50 vetture, tutte costruite prima della seconda guerra mondiale.

Vetture che hanno fatto la storia dell’automobilismo, veramente storiche, non solo vetture “vecchie” viste e riviste nell’ alternarsi degli ultimi appuntamenti modenesi che si sono susseguiti in città, sia pure rimaneggiate in varie salse organizzative tra mostre statiche e rievocazioni storico- agonistiche a passa d’uomo.

Ovvia l’origine dell’organizzatore che viene dalla limitrofa provincia reggiana, da San Martino in Rio, sede della Scuderia e del «museo di auto storiche più vecchio d’Italia».

Un fiore all’occhiello per il presidente Roberto Vellani che snocciola un elenco di esemplari, completamente marcianti a partire dal 1907, la ZedelDB seguita da una più giovane Aquila italiana del 1912 e da un Ansaldo 4H del”27. Tra le chicche d’andane, una Zedel DB del 1907, un’Aquila Italiana K del 1912, una Bugatti ed una Ford del 1914 un’Ansaldo 4H del 1927 un’Artena del 1934, ed un’Augusta del 1935,

Il programma stilato dagli organizzatori abbina al valore storico ammirabile dal grande pubblico che potranno fare cultura, un altrettanto storico itinerario in cui gli equipaggi iscritti potranno approfondire la loro conoscenza storica delle nostre bellezze architettoniche cittadine.

Dopo la visita allo storico Duomo ed alla Ghirlandina gli equipaggi varcheranno i cancelli dell’Accademia Militare per la visita di mezzogiorno e quindi l’incontro culinario per il pranzo nel loggiato.

Loggiato dove è bene ricordare che la prima auto che varcò questo, allora inviolabile limite intitolato alla memoria dei cadetti morti in guerra, fu la Ferrari Mondial Cabriolet per la sua anteprima mondiale con la presenza di Enzo Ferrari, in occasione del Ferrari Days anno 1983.

L’ultima tappa “geminata” sarà la visita alla Casa Museo di Pavarotti.

Il reggiano presidente Villani garantisce che tutte le vetture presenti hanno un loro cardine nella storia dell’Automobile grazie anche ai contributi della squadra corse Amams Tazio Nuvolari di Mantova, il Musical Watch Veteran Car Club di Brescia, il Club Amatori Veicoli d’Epoca di Cremona e il Club Piacentino Auto d’Epoca di Piacenza.

Come si vede tutte associazione “estere” che hanno un ceppo decisamente molto più culturale e da salvaguardare come patrimonio.

Un insegnamento di cui far tesoro per gli organizzatori modenesi.