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Il silenzio di Sergio Marchionne ipotizza l’arrivo di un boato

Sergio Marchionne non ha fatto ufficialmente i complimenti alla squadra ed a Vettel per il risultato ottenuto in Canada e parallelamente non ha commentato l’assenza ai vertici di Kimi Raikkonen che aveva il compito di ridurre lo spread ancora in essere per il campionato mondiale costruttori.

Un silenzio che potrebbe diventare un boato e sta facendo sorgere parecchi rumors su quello che potrebbe essere il futuro nell’organizzazione tecnica del reparto corse di Via Enzo Ferrari a Maranello.

L’uscita di Simone Resta, dal vertice nella responsabilità del progetto monoposto ed il repentino passaggio all’ Alfa Romeo dove avrà la mansione che è ricoperta in Ferrari da Mattia Binotto, suo ex superiore di riferimento, lo si può interpretare in modo caleidoscopio.

Per prima cosa impedirne il passaggio in Mercedes per seguire la strada di Lorenzo Sassi.

Solo in quello che succederà nel prossimo futuro, da questi giorni alla ripresa dell’attività dopo le ferie estive, si potrà avere una maggiore chiarezza sull’assetto tecnico all’interno della GES per creare dei nuovi gruppi di lavoro con responsabilità allargata a livello orizzontale, non verticistica.

Il cardine del nuovo assetto tecnico potrebbe essere rappresentato dagli aerodinamici Cardile e Sanchez, con quest’ultimo molto esuberante e redditizio ma da tenere sotto controllo per soluzioni programmatiche da utilizzare di gara in gara con progressione a fianco del nuovo progetto della SF72H, senza voli pindarici.

Hanno molto feeling con altri loro colleghi, come quelli che erano con la mansione di “Vice” a fianco di Resta, che non sono conosciuti dal grande pubblico.

Tutti si possono appoggiare, specialmente nella fase di impostazione del progetto, all’eminenza grigia di Rory Byrne che, nonostante i suoi 74 anni, è aggiornatissimo ed ha una grande lucidità mentale nell’ intuire quanto scritto nel regolamento.

Non si esclude poi che a breve vi siano altri uomini che prenderanno la strada di Hinwil, per rafforzare il team Alfa Romeo Sauber.

Si aprirebbero così molte potenzialità per far crescere giovani talenti da richiamare, in futuro a Maranello, operazioni similari sono state fatte
a suo tempo con il passaggio a squadre concorrenti.