Insicurezza Stradale: una fermata dei bus urbani ed extra urbani è stata spostata di quasi 200 metri a fronte della precedente posizione ed è stata collocata proprio davanti ad un distributore di carburante da cui è divisa solo da una pista ciclabile ed un pedonale.
All’origine di questa nuova situazione, che definire anacronistica è il minimo che si possa fare, è la ristrutturazione urbana decisa dal Comune di Modena per migliorare l’arredamento del tessuto urbano e per realizzare una pista ciclabile quanto mai disattesa, nell’utilizzo, dai ciclisti, in particolare quelli che percorrono via Emilia in direzione est verso la periferia.
Una scelta che si può definire inopportuna in particolare visti i casi più recenti e periodici di incendi che interessano i mezzi del trasporto pubblico:
Chi sia il “padre” di questa nuova realizzazione non è dato a saperlo tra Comune e Seta. La nuova fermata è stata spostata di 100-150 metri a fronte del posizionamento precedente per cui si è allontanata dal’ altra sosta in Via Emilia Est di questa distanza e si è altrettanto avvicinata alla fermata successiva presente prima di arrivare all’incrocio con Ciro Menotti e p.le Garibaldi, veramente troppo vicina e problema di snellimento della viabilità in un punto molto critico per l’intensità del traffico.
Quanto sia pericolosa la situazione è facilmente intuibile, in particolare, quando piove e gli utenti in attesa del mezzo di trasporto urbano, si riparano tra le pompe di erogazione del carburante, spesso in funzione solo self service, dove fumano imperterriti e utilizzano il telefonino nonostante la segnaletica ne individui il divieto.
Questa situazione ci sembra che porti ad analoghi casi in cui le soluzioni deliberate a tavolino non trovano un’utile concretezza in quella che poi è la sicurezza nella viabilità e producano effetti negativi. E’ proprio vero che tra il dire ed il fare c’è in mezzo il mare.