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G.P. del Canada frizzante in casa Ferrari. Marchionne da il pieno supporto morale e materiale a Raikkonen. Non solo, c’è poi l’affare Simone Resta in Sauber

Sergio Marchionne ha fatto effettuare dei controlli molto accurati su quella brutta faccenda in cui sembra essere coinvolto Kimi Raikkonen, proprio in Canada dove domenica si corre il G.P. di F1.

Il Presidente della Ferrari ha confermato il pieno e totale appoggio da parte della scuderia affinché il pilota, che, a quanto a sua conoscenza, risulta essere estraneo ai fatti e vittima di una losco tentativo di estorsione o qualcosa dissimile, possa affrontare la trasferta come è avvenuto sinora in stagione.

La Ferrari si è mossa ad ampio raggio proprio per avere l’assoluta tranquillità che Raikkonen non deva affrontare la trasferta in pista senza la dovuta e necessaria tranquillità stante l’importanza del suo supporto tecnico ed umano al risultato finale.

Marchionne ha anche chiarito che quanto sta succedendo non avrà la ben che minima influenza sulle decisioni relative all’opportunità di un chiarimento sul proseguimento di un rapporto di collaborazione per la prossima stagione.

Decisioni che saranno prese in funzione dello stato dell’arte e dei risultati che il finlandese sarà in grado di iscrivere nel suo palmares.

Oltre a questo “problema” non problema, a quanto sembra, da valutare la posizione dei team inglesi su come interpretano i tempi dell’uscita di Simone Resta dai vertici tecnici della Ferrari F1 per approdare dopo 30 giorni appena a posizione analoga nei vertici della Sauber.

Soluzione che si contraddice con l’agreement tra le squadre di F1 che, quando ci si trova in situazioni analoghe, prevede tempi molto più dilatati.

Viene da supporre che tra Ferrari Spa e Sauber non vi sia solo un rapporti di partnership per la sponsorizzazione tramite il marchio Alfa Romeo.

La casa del Biscione e la Ferrari stessa potrebbero essere entrate, in percentuale piuttosto “pesante” se non totale, nel controllo del pacchetto azionario della casa di Hinwil.

Si potrebbe ipotizzare che Simone Resta sia solo “comandato” in trasferta come è già avvenuto tra Ferrari Maserati ed Alfa Romeo per l’interpolazione dei tecnici nello sviluppo dei prodotti di produzione.