Tra gli argomenti, tutti di grosso interesse e scottanti, che domani saranno all’ordine del giorno di una riunione per definire i programmi tecnici della GES Ferrari per sviluppare le novità necessarie dopo quanto successo nella giornata di domenica in Spagna, vi è anche la decisione, da parte della Fia, di cassare, per il futuro, la soluzione complessiva del fissaggio degli specchietti revisori all’ Halo.
Per il momento si tratta di una discussione ad ampio raggio per vedere su come porre rimedio, a vantaggio della SF71H e del sistema, in attesa che la Fia faccia arrivare a tutte le squadre un chiarimento univoco e senza linee grigie sul come poter dare atto alla nuova soluzione per garantire ai piloti una maggiore visione sul posteriore per avere il massimo di sicurezza.
Primo atto, nello spostare verso l’alto e verso l’esterno degli specchietti, è quello di garantire un suo fissaggio quanto più rigido per evitare delle vibrazioni che ne annullerebbero l’efficenza e l’utilità.
Una delle idee che potrebbe essere studiata è quella di unire, in un unica soluzione, il supporto superiore con una “parete” laterale che andrebbe a sostituire quel supporto filiforme utilizzato sinora.
Fare un qualcosa di simile a quanto adottato dalla Ducati per rendere sicure le sue alette laterali applicate alle carenature delle proprie Moto GP.
La decisione della FIA ha però un qualcosa che non è stato gradito dalla Ferrari. Su altre monoposto si sono viste soluzioni differenti ma tutte caratterizzate da supporti il cui scopo finale non è certo solo quello di un fissaggio quanto più rigido, anche perché posizionati in zone in cui l’aerodinamica ha grande importanza a partire dalla direzionalità dell’aria nei punti di maggior raffreddamento del motore ed a come far giungere al meglio l’aria nella zona posteriore dove si deve far funzionare al meglio l’alettone senza che lo stesso ponga troppa resistenza aerodinamica con dispersione di potenza.