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Vettel esorcizza le sue mancate pole al Montmelò. Tutti si augurano meno raffiche di vento oggi

Le prossime saranno ore decisive per Sebastian Vettel che vuole esorcizzare il suo rapporto “negativo” per quanto riguarda la conquista della pole su questo tracciato catalano.

Fa finta di non ricordare, mette in dubbio quelle che sono le statistiche che lo danno “perdente” gli sembra che… ma la taglia corto: lui la pole la ricerca oggi come la ricerca sempre in tutti i sabati in cui si anticipa un Gran Premio, su i tracciati.

Questo ben sapendo che una percentuale altissima di vittorie finali, su questo tracciato, è legata al nome del pilota partito in pole. Non si preoccupa più di tanto e nelle prove della mattinata vuole definire con i propri tecnici quali sono le gomme migliori da utilizzare sia per le qualifiche Q3, che sono le decisive per la pole, sia nelle Q2, che le precedono stabilendo i 10 migliori piloti che possono disputarsi la prima fila, ma che hanno un importanza ben più consistente visto che con quella tipologia di mescola delle gomme si parte per il primo stint di gara.

Da definire non solo la tipologia di gomme del primo stint di gara, direzione in cui quasi tutte le squadre sono propense nel far montare sulle monoposto dei propri piloti le gomme di tipologia soft, ma anche la successiva alternanza con le supersoft che hanno una mescola più “morbida”.

Da ricordare che nelle rilevazioni della mattinata bisogna ricordare che lo spessore del battistrada è stato ridotto di 4 millimetri per evitare gli effetti di un ipotizzato e generalizzato surriscaldamento da imputarsi anche dalla presenza del nuovo asfalto, posato dopo i test invernali, e che ha messo tanti dubbi ai tecnici e piloti che hanno anche lamentato parecchie uscite di pista, rispetto alle conoscenze del passato.

I meno di 6/10 di secondo in cui sono raccolti i migliori 6 piloti nei tempi di ieri hanno confermato che 3 squadre: Mercedes, Ferrari e Red Bull, hanno una decisa superiorità verso quei piloti e quelle monoposto che sinora si sono classificati alle loro spalle e con distacchi molto evidenti.

In questi 6/10 manca quella che avrebbe potuta essere la vera posizione cronometrica di Kimi Raikkonen che non ha potuto concludere il proprio programma di lavoro in pista in quanto è stato tradito da un “fil di fumo” piuttosto consistente uscito dallo scarico del suo V6.

Un “fil di fumo” che ha fatto scattare l’allarme rosso in Ferrari, sia per il dover montare già il secondo motore sulla monoposto n°7, a fronte del massimo dei tre disponibili in stagione.

Il motore che è stato riportato a Maranello avrebbe dovuto fare almeno questa ed anche la gara successiva per essere nella time table del chilometraggio da percorre in stagione prima di essere sostituito.

SC’è una certa ansia per avere delle risposte concrete entro oggi da Maranello dove il motore non solo dovrebbe essere in arrivo ma anche “vivisezionato”

E’La situazione cronometrica al termine del lavoro di ieri, con il tempo ottenuto dalle due monoposto della Haas, alias la Ferrarina come la citano gli avversari, che manda in bestia gli uomini di Liberty Media che vogliono diversificare le strategie future della F1. Se la posizione potrebbe anche essere accettata, sono i distacchi in tempo cronometrato che risultano assolutamente indigesti.

Nel loro nuovo concetto di F1, dal 2021 in poi, tutte le squadre devono avere il “diritto” tecnico di poter ottenere pole e vittorie e non solo essere le gregarie a riempitivo delle schieramento delle 3 regine: Ferrari, Mercedes e Red Bull.