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Stefano Domenicali AD di Lamborghini incontra gli studenti di Giurisprudenza di Unimore parlando di diritto europeo

L’inatteso incontro con questa figura tra le più note negli ambienti automobilistici, sarà martedì 15 maggio 2018 alle ore 12.00 nell’Aula S del complesso universitario San Geminiano (via San Geminiano 3) a Modena. La sua presenza sarà un’occasione unica per gli studenti che, attraverso le proprie domande, potranno confrontarsi con chi vive da quasi trent’anni il mondo dell’automobile e dei motori a trecentosessanta gradi dal comparto amministrativo al muretto dei circuiti.

A gestire l’incontro–lezione saranno i docenti promotori dell’incontro: il prof. Gian Franco Simonini ed il prof. Marco Gestri della cattedra di Diritto dell’Unione europea di Unimore.

Stefano Domenicali nato ad Imola, 11 maggio 1965, è Presidente ed Amministratore delegato della Lamborghini. Ha avuto un ruolo di primo piano nei successi della Scuderia Ferrari nei campionati di Formula 1 degli anni 2000 ed è stato direttore della Gestione Sportiva della casa di Maranello dal 2008 all’inizio della stagione 2014. Dopo essersi laureato in Economia e Commercio all’Università di Bologna è stato assunto in Ferrari nel 1991, lavorando dapprima nel comparto amministrativo dell’azienda, dove si è occupato dei rapporti interni con Fiat. Passato alla Squadra Corse, nel suo primo incarico ha seguito lo sviluppo del circuito del Mugello. Nel 1995 è divenuto capo del personale della Gestione Sportiva, gestendo anche le sponsorizzazioni; alla fine del 1996 è divenuto Team Manager. Dopo un breve periodo in cui ha ricoperto la carica di capo della logistica, dal 2002 fino al 2007 è stato Direttore Sportivo, seguendo ogni gara e curando i rapporti tra la squadra e le autorità sportive. Il 12 novembre 2007 è stato ufficializzato il suo nuovo incarico: dal 1º gennaio 2008 Stefano Domenicali ha ricoperto il ruolo di Direttore della Gestione Sportiva, andando a sostituire Jean Todt. Il 14 aprile 2014, dopo 23 anni di servizio in Ferrari, Domenicali ha rassegnato le dimissioni in seguito alla perdurante crisi di risultati in pista (un solo titolo costruttori e nessun titolo piloti conquistato in sei anni). A novembre dello stesso anno è entrato a far parte di Audi, mentre nel febbraio 2016 è stato nominato presidente e amministratore delegato di Lamborghini.