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Lambruscolonga: ma da che parte stanno politici ed amministratori a fronte della Sicurezza Stradale. Perché non fare controlli educativi e non repressivi

Nella settimana appena trascorsa vi è stato un dibattito che sarebbe stato molto interessante per i giovani se invece di una ventina di alunni presenti ve ne fossero stato molti dipiù.

Di più che sarebbe stato possibile avere se da parte dei responsabili delle scuole vi fosse stato un certo tam tam con autorizzazione a partecipare nelle due ultime ore di lezione.

Assenza totale degli amministratori e dei politici, non si intuisce se ciò sia stato un bene o un male, visto che spesso sono inesorabilmente arroccati a posizioni idealistiche e lontane alla realtà della vera mobilità e dalla situazione delle strade dove si muovono automobilisti, ciclisti e pedoni.

Venerdì, per esempio, svolgerà una manifestazione nel centro della città di Modena che ha come base dei tour enogastronomici alla conoscenza ed alla base del Lambrusco.

Se non andiamo errati è un pregiato vino locale e la sua assunzione, in particolare quando si parla di un tour organizzato, quindi propenso ad “istigare” assunzioni abbondanti, diventa in contrasto con quelle che possono essere le capacità di guida dei partecipanti quando gli stessi si rimettono in macchina per riprendere la strada di casa.

Ovvero in netto contrasto con la tanto sbandierata “Sicurezza Stradale”.

Sarebbe opportuno che, parallelamente, la Polizia Municipale e gli altri enti preposti alla cultura della Sicurezza Stradale organizzassero delle “sessioni” di controllo del tasso alcolemico sempre all’interno di questa manifestazione a scopo educativo e conoscitivo e non repressivo.

Far si che i giovani capiscano o tocchino con mano quale è la loro situazione di controllo dello stato psico-fisico essendo a conoscenza di quante sono state le libagioni che hanno fatto.