E’ un susseguirsi di partenze dal reparto logistica della Ferrari Corse, limitrofo alla pista di Fiorano, dal cui cancello d’accesso escono le bisarche ed i tir che hanno come destinazione il circuito catalano di Montmelo sulle colline alle spalle ovest di Barcellona.
L’appuntamento, al massimo è nel primo pomeriggio di domani, per definire gli ultimi particolari dell’assetto dei box per la parte finale del lavoro che vedrà meccanici e tecnici definire l’assetto della SF71H con cui scendere in pista da venerdì mattina.
Nella mattinata di giovedì è invece prevista la tradizionale passeggiata dei piloti e dei tecnici per analizzare de visu la situazione di ogni singolo metro della pista, in particolare per quanto riguarda le curve.
Ci sono tanti nuovissimi parametri, che sinora sono sconosciuti per la differenza dovuta all’asfaltatura della pista al clima, completamente differente, di cui bisogna avere il massimo della conoscenza sia in simulazione gara sia nella necessità di definire la rincorsa alla pole.
Oltre a ciò si devono definire i parametri che, confrontati con il Virtual garage di Maranello, e quello che scaturisce dalla parallela simulazione sul “ragno” da parte del russo Kvjat che la Ferrari ha assunto proprio con il compito di sviluppare il confronti tra realtà e “finzione” per poter scartare ciò che potrebbe essere una “distrazione”.
Le SF71H già assemblate sono una sintesi di quanto è apparso come sviluppo dalle risultanze nelle prime 4 gare della stagione. Al loro seguito, oltre all’ovvio materiale di scorta come scocca, motori, cambio e trasmissioni sospensioni e tutte le parti aerodinamiche. Non solo, vi anche sono tante piccole ma concrete modifiche da sottoporre all’attenzione del piloti anche su strade differenti e parallele per fare una sintesi molto rapida.
Vi sono poi da definire le strategie nell’utilizzo delle varie tipologie di pneumatici. In tal senso la Ferrari ha fatto un balzo in avanti con una scelta accentrata ai maggiori numeri di treni relativi alle gomme con il battistrada di mescola più tenera e nello stesso tempo con uno spessore che è stato ridotto di 0,4 millimetri per ridurre, questo vale però per tutte le squadre, le possibilità di surriscaldamento della mescola stessa.
La riduzione dello spessore non avrà interferenza con le prestazioni della singola gomma e la lunghezza nel numero di chilometri per cui lo stesso potrà essere utilizzato. Molta attenzione sin dai primi giri di pista sarà prestata per il controllo nella funzionalità del pneumatico anteriore sinistro che, visto il senso destrorso del maggior numero di curve anche quelle a lunga percorrenza, risulta essere il più sollecitato e quindi il più attento da gestire, specialmente ad inizio della gara quando la monoposto avrà imbarcato il massimo di carburante necessario per consentire ai piloti di usare l’acceleratore sempre più “flat”.