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Ferrari: una passeggiata di quasi 6 km per rinfrescare le insidie del tracciato cittadino di Baku

I tecnici della Ferrari, quelli della squadra di Sebastian Vettel, accompagnati dal pilota, hanno effettuato la tradizionale passeggiata sul tracciato per acquisire tutte le informazioni del caso, per rinfrescare la memoria, andando anche a verificare il livello d’aderenza dell’asfalto strisciando sullo stesso la suola delle scarpe.
I 6 chilometri non hanno spaventato gli interessati che hanno guardato anche i minimi particolari relativi a quelle che possono identificarsi come le traiettorie migliori.

Questa fase del lavoro è ormai una tradizione nella storia del team di Maranello ed è un momento di ulteriore aggregazione tra il pilota ed i suoi uomini che si devono dedicare alla messa a punto della SF71H per consentire di mantenere da una parte, campionato piloti, e migliorare dall’altra, campionato costruttori, la situazione in classifica per il rientro dalla prima lunga trasferta ad oriente.

Il rinfrescare il tutto è legato anche alla possibilità di effettuare delle chiacchierate significative su quelle che sono le modifiche che sono state studiate e portate dal reparto corse, lontano da orecchi indiscreti, e con un riferimento specifico per le condizioni tecniche di ognuno dei punti della pista che ha punti in cui le insidie sono in agguato e pronte a creare problemi per il ripristino delle monoposto in caso del sia pur minimo errore.

Vettel ed i suoi uomini hanno curato con particolare attenzione alcuni dei punti cardini del tracciato, a partire dalla staccata alla fine del rettifilo di quasi 2 chilometri di lunghezza, per arrivare ad alcune delle curve più insidiose presenti nella parte del tracciato che si insinua nella parte vecchia in cui la spazio d’errore è quasi nullo, se si vogliono evitare danni.

Durante questa passeggiata e per buona parte della giornata si sono svolte delle riunioni che hanno come obiettivo tutta una serie di interventi che stanno nascendo di gara in gara. Alcune riguardano proprio la Ferrari che quando diventa competitiva entra nell’ottica dei confronti e delle insinuazioni da parte dei team avversari che mettono in dubbio tante delle cose che da Maranello hanno inventato per rendere il proprio risultato tecnico all’altezza della situazione.