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F1: non c’è il due senza il tre…. sarà così per le vittorie Ferrari-Vettel in questo inizio di stagione?

Ma quanto sarà vero il proverbio che dice: non c’è il due senza il tre.

La risposta è quella attesa domenica pomeriggio alla fine degli oltre 305km. di lunghezza del G.P. di Cina,la terza gara del poker che apre la stagione 2018, prima del ritorno in Europa al Montmelò a maggio.

Per cercare di concretizzare il proverbio, in Ferrari non sono stati con le mani in mano e subito dopo la gara d’Australia, a Maranello, hanno analizzato e cercato di recuperare certe anomalie che si sono presentato tra quanto definito nella progettazione al computer dei componenti aerodinamici la loro ipotesi di prestazione, quello che ha sancito la galleria del vento e quello che invece ha effettivamente espresso la pista.

Ne è scaturita la necessità e la possibilità di rivedere alcune delle soluzioni applicate al fondo della SF71H in modo da ottenere maggiore bilanciamento ed un consumo delle gomme più equilibrato e costante: gentile per definirlo pari pari.

Qualcosa, nelle regolazione, è già stato visto domenica con il risultato ottenuto i qualifica e che non è stato possibile ribadire in gara per il problema avvenuto durante il pit stop con le conseguenze conosciute da tutti.

In queste ore si stanno rivedendo: tempistica e le modalità operative per il cambio gomme.L’imperativo è quello di impedire che succeda quello che ha innescato il “patatrac” ovvero il bloccaggio del dado che fissa la ruota posteriore sinistra.

Fattori analoghi in Ferrari non erano capitati in tempi recenti mentre ne avevano fatto le spese molte altre squadra.

Un inconveniente che può esser accoppiato con le tipologie dei tracciati, con il numero di curve e di sollecitazioni in funzione della loro percorrenza e possibilità di surriscaldamento con conseguente differente dilatazione dei materiali che compongo il mozzo ed il dado.

Non ci sarà, pertanto, da meravigliarsi se giovedì pomeriggio in Cina saranno effettuate parecchie simulazioni di pit stop. Questo anche per allenare ed amalgamare in squadra il meccanico che è stato chiamato alla sostituzione di Francesco Cigarini, in convalescenza all’ospedale in Bahrain.