La Fia ha ristretto i limiti entro cui si possono muovere i motoristi della F1 ed i “petrolieri” produttori dei lubrificanti per le loro collaborazioni per il prossimo campionato di F1 che inizia domenica 25 marzo.
L’olio lubrificante d’ora in poi deve essere registrato, come avviene per il carburante, e depositato presso i laboratori che saranno addetti al controllo delle sue caratteristiche fisico-chimiche per un confronto con quello che viene utilizzato in gara e di cui, come avviene per il carburante, deve esservene una quantità tale, a fine gara, da poter effettuare tutte le analisi del caso.
Ancora una volta i motoristi sono stati messi con le spalle al muro mettendo nero su bianco per quelli che dovranno essere i limiti operativi previste dall’apposito regolamento tecnico della FIA.
Non solo, nello stesso è stata indicata la modalità con cui i vapori d’olio motore, in eccesso, devono ora essere smaltiti direttamente nell’aria indirizzando lo sfiato che dovrà essere progettato e realizzato in modo tale che anche la più sofisticata “alchimia” tecnica non consenta più di recuperare questi vapori a favore di una loro utilizzazione all’interno dell’impianto di aspirazione motore.