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Ecclestone svela i piani di Marchionne per una serie di gare alternative alla F1

Bernie Ecclestone, anche se “pensionato” d’obbligo da Liberty Media, continua ad essere il cardine ricettore degli interessi dell’automobilismo al massimo livello. Ci ricorda Enzo Ferrari che, dal suo eremo di Maranello simile a quello di Matilde di Canossa, era sempre informato del tutto e del di più in tempo quasi reale.

Il manager della F1 non ha gradito di essere messo in disparte, su due piedi ed anche in malo modo, e già lo abbiamo scritto mantiene i suoi giusti contatti si informa, informa, suggerisce e mette a disposizione le sue competenze. E’ lui che ha svelato su un quotidiano inglese  il vero perché del silenzio che ha caratterizzato la presenza di Sergio Marchionne durante la presentazione della Ferrari SF71H a Maranello.

Un silenzio d’oro che evidentemente non sarà più tale solo nel momento in cui tutti i tasselli del suo programma, in pectore per il futuro agonistico della Ferrari, non saranno andati ognuno al proprio posto.

La Ferrari è la Ferrari e non un team come tutti gli altri, come è pensiero diffuso ed ufficiale da parte dei responsabili di Liberty Media per quanto riguarda quelle che sono le nuove norme regolamentari e le valutazioni economiche nella gestione del campionato.

Annullare cotanto passato è molto rischioso perché lo zoccolo duro della base ferrarista nel mondo non sta gradendo assolutamente queste prese di posizione e l’attuale concetto della F1, in cui i costruttori sembra debbano essere i protagonisti del futuro.

Costruttori che hanno un termine di paragone, primario, battere la Ferrari, per prima cosa, poi vincere anche il campionato mondiale.

Qualcosa di analogo lo abbiamo vissuto, in prima persona, nel campionato mondiate Turismo. Alcuni anni orsono nell’ultima gara della stagione, a Macao, il responsabile del reparto corse della Bmw disse chiaramente ai giornalisti, italiani in particolare perché gli aprissero la strada, che voleva parlare con i responsabili di Alfa Romeo per conoscere i programmi del Biscione in tal senso. La Bmw sarebbe rimasta, come squadra ufficiale, solo se l’Alfa Romeo fosse ufficialmente rientrata, era il termine di paragone agonistico. L’organizzatore Eurosport aveva invece altri concetti molto simili a quelli di Liberty Media, morale il campionato si è ridimensionato ed ha dovuto ricollocarsi.

Del sospetto relativo alla congiunzione dei tasselli avevamo accennato anche in funzione di alcune dichiarazioni di Toto Wolff che sembra essere molto interessato a seguire questi sviluppi che si potrebbero concretizzare a breve anche prima della scadenza per l’attuale patto de la Concorde.

Il manager della Mercedes condivide molti dei concetti espressi ad personam da Sergio Marchionne, che ha dimostrato di essere all’origine  dei successi conseguiti a vari livelli sia in FCA ed in particolare in Ferrari.